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La Campagna si apre il 15 giugno e si conclude il 30 settembre
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\nNel documento, firmato dal Presidente il 31 maggio 2021, sono richiamati i compiti, le responsabilità e le iniziative che i diversi enti e amministrazioni devono assumere per un’efficace azione e coordinamento delle forze in campo.
\nLe Raccomandazioni recepiscono anche l’attività di analisi e debriefing svolta dal Tavolo tecnico interistituzionale costituito e coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile nel mese di aprile 2018 per il monitoraggio del settore antincendio boschivo e per la proposizione di soluzioni operative e migliorative.
\nNel Tavolo tecnico sono rappresentate sia le amministrazioni regionali – titolari della materia antincendio – sia le componenti statuali come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l’Arma dei Carabinieri, il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, oltre a una rappresentanza dei Comuni attraverso l’Anci.
\nIl Dipartimento della Protezione Civile, che coordina sul territorio nazionale la flotta aerea antincendio dello Stato attraverso il Coau - Centro operativo aereo unificato, diffonde inoltre alle Regioni e alle Provincie Autonome le procedure operative per la richiesta di concorso aereo, a supporto dei dispositivi regionali.
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\nNelle raccomandazioni, il Presidente sottolinea l’importanza di un impegno crescente sul piano delle attività di previsione, prevenzione, pianificazione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
\nPer quanto riguarda le attività di previsione e prevenzione, Regioni e Province autonome sono chiamate a incentivare l’utilizzo delle informazioni disponibili presso i Centri funzionali decentrati e a favorire, se non ancora prevista, la produzione di un bollettino incendi, così da rafforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme, oltre a quelle di spegnimento degli incendi boschivi e di protezione civile ai vari livelli territoriali.
\nParticolarmente importante è inoltre proseguire e potenziare l’azione di sensibilizzazione dei cittadini, anche attraverso le indicazioni fornite dal Tavolo tecnico attraverso il documento “informazione alla popolazione sugli scenari di rischio incendi boschivi e relative norme di comportamento”, condiviso con tutte le Regioni e Province autonome.
\nPer quanto riguarda l’attività di pianificazione, le amministrazioni regionali e delle Province autonome sono chiamate a provvedere alla revisione annuale del Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Assieme alle Prefetture, sono invitate a sostenere i Sindaci nell’attività di predisposizione e di aggiornamento dei piani comunali e intercomunali di protezione civile e a favorire specifiche intese volte a garantire una efficace cooperazione in caso di eventi particolarmente intensi o nei periodi di maggiore rischio.
\nRispetto alla lotta attiva contro gli incendi boschivi, infine, Regioni e Province autonome sono tenute a modulare le forze di terra e quelle aeree in base alle esigenze del territorio. Sono inoltre chiamate a formare gli operatori Aib e a garantire un numero adeguato di Direttori delle operazioni di spegnimento. Sono inoltre incentivati i gemellaggi sia in un’ottica di scambio di competenze sia per favorire un intervento efficace e coordinato in caso di emergenza.
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\nNel periodo di massima attenzione, la flotta aerea sarà dislocata su tutto il territorio nazionale e in particolare sulle basi di: Genova, L’Aquila, Viterbo, Rieti, Roma-Urbe, Ciampino, Napoli-Capodichino, Pontecagnano-Salerno, Viggiano, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Catania, Sigonella, Trapani, Cagliari, Olbia.
\nIn caso di incendio, le prime a intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro delle squadre a terra non è sufficiente, chi dirige le operazioni di spegnimento (DOS) può chiedere l’intervento dei mezzi aerei in dotazione alla Regione (soprattutto elicotteri). Se questi non sono a loro volta sufficienti, la Regione, attraverso le SOUP e/o Centri Operativi Regionali, richiede al Centro Operativo Aereo Unificato l’intervento della flotta aerea dello Stato.
\nLa richiesta di concorso aereo viene fatta secondo precise procedure definite dal Dipartimento. Ogni anno le Regioni e le Province Autonome inviano le informazioni relative all’organizzazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva, per armonizza la capacità regionale con il contributo dello stato e ottimizzare una reciproca sinergia.
\nParticolare attenzione viene dedicata anche agli interventi all'estero. I vasti incendi boschivi che si sono verificati negli anni passati soprattutto nei Paesi del bacino mediterraneo, hanno richiesto l’intervento della flotta antincendio dello Stato anche fuori dai confini nazionali, in accordo a meccanismi di reciproco supporto sviluppati in ambito europeo o in virtù di accordi bilaterali.
\nPer la Campagna estiva antincendio boschivo 2021, la Flotta aerea di Stato, nel periodo di massima attenzione è composta da 15 velivoli Canadair CL415 e da 5 elicotteri Erickson S64F.
\nIn caso di situazioni estremamente critiche, potranno inoltre essere impiegati sul territorio nazionale anche velivoli cofinanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del Progetto “rescEU\".
\nAlla flotta Canadair ed elicotteri S64, si aggiungono ulteriori 10 elicotteri del comparto Difesa, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dell’Arma dei Carabinieri.
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Particolare attenzione viene dedicata anche agli interventi all'estero. I vasti incendi boschivi che si sono verificati negli anni passati soprattutto nei Paesi del bacino mediterraneo, hanno richiesto l’intervento della flotta antincendio dello Stato anche fuori dai confini nazionali, in accordo a meccanismi di reciproco supporto sviluppati in ambito europeo o in virtù di accordi bilaterali.
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\nCome noto, l’art. 1, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 26 luglio 2005, n. 152, attribuisce allo scrivente il compito di individuare i tempi di svolgimento delle attività antincendio boschivo nel periodo estivo che, per la prossima stagione avranno inizio il 15 giugno e termine il 30 settembre 2021.
\nIn vista della stagione estiva 2021, per una più efficace azione di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia, nonché ai rischi conseguenti, ritengo doveroso condividere con le SS.LL. delle considerazioni che scaturiscono da quanto registrato in questi ultimi anni e in particolare dall’andamento della campagna antincendio boschivo 2020 che ha visto la concomitante presenza di fenomeni incendiari e la gestione dell’emergenza COVID-19.
\nL’andamento della campagna antincendio boschivo estiva 2020 è stato per gran parte del periodo in linea con quanto accaduto nel 2019, fatta eccezione per una recrudescenza del fenomeno che si è avuta nella coda della campagna. Nonostante questa persistenza, l’intensità e la localizzazione degli eventi ha impegnato il sistema antincendio boschivo in tutte le sue componenti sia regionali che nazionali, senza, tuttavia, metterne in crisi la capacità di risposta operativa.
\nÈ opportuno evidenziare che quanto riscontrato a fine campagna è il risultato delle condizioni ambientali che si sono verificate nel 2020, e della capacità del sistema di attenzionare adeguatamente la materia e porre in essere le azioni necessarie a mitigare gli effetti degli incendi boschivi e di interfaccia e a garantire un’adeguata risposta agli eventi, anche in condizioni del tutto nuove e non prevedibili come la concomitante gestione dell’emergenza COVID-19 che ha inevitabilmente richiesto un maggiore impegno alle diverse componenti del sistema.
\nAnche l’organizzazione e, plausibilmente, lo svolgimento della campagna 2021 saranno condizionati dalla concomitante presenza dell’emergenza sanitaria. Confido nella capacità del sistema di adattare le proprie capacità a questa situazione che continua a impegnare oltremodo il nostro Paese in tutte le sue componenti, statali e locali, con forti impatti sui diversi aspetti economici, politici, sociali e culturali. Come dimostrato dagli eventi incendiari dello scorso anno, gli incendi boschivi continueranno a caratterizzare il nostro paese indipendentemente dalla concomitante emergenza pandemica. È pertanto opportuno predisporre per tempo tutte le azioni necessarie così da non vanificare gli sforzi fatti dal sistema antincendio boschivo del nostro Paese negli ultimi anni.
\nLa presente comunicazione riporta un’analisi del fenomeno degli incendi boschivi in Italia negli ultimi anni e, in allegato, le raccomandazioni tecniche, quale parte integrante, per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia e ai rischi conseguenti, per la prossima stagione estiva. Tali indicazioni sono rivolte a tutte le Amministrazioni che a vario titolo partecipano alle attività di contrasto agli incendi boschivi ed in particolare alle Amministrazioni regionali e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, pienamente responsabili della materia antincendio boschivo ai sensi della legge del 21 novembre 2000, n. 353, che continueranno a curare l’adeguamento dei propri sistemi di risposta agli incendi boschivi, nei tre ambiti della previsione, prevenzione e lotta attiva, in relazione alle specificità dei relativi contesti ambientali e territoriali. Per le Province autonome di Trento e di Bolzano restano ferme le competenze loro affidate dai relativi statuti e dalle relative norme di attuazione.
\nè pertanto necessario che le diverse Amministrazioni statali ed i relativi Corpi dello Stato sollecitino le loro diramazioni territoriali affinché supportino, qualora richiesto, ed ognuno per i propri ambiti di competenza, quelle Regionali e Provinciali nell’approntamento dei sistemi di contrasto agli incendi boschivi.
\nCome è noto, gli incendi boschivi, di interfaccia e i rischi conseguenti, sono legati all’andamento delle condizioni climatiche e meteorologiche. L’analisi della campagna 2020 ha evidenziato come la stagione sia stata in media con quanto atteso, con una recrudescenza nella coda del periodo estivo. Tutto il periodo è stato caratterizzato da condizioni favorevoli all’innesco e alla propagazione degli incendi boschivi e d’interfaccia in gran parte del territorio, ma che raramente hanno fatto registrare valori estremi. La condizione climatica si è tradotta in un alto numero di incendi che hanno prodotto situazioni di “stress” locali per i sistemi di risposta, dovute più alla concomitanza degli eventi che alla loro severità.
\nAppare opportuno fare considerazioni sul fenomeno degli incendi come manifestazione di cambiamenti climatici e ambientali in atto su scala globale. Anche analizzando quanto accaduto in Europa lo scorso anno (2020), si nota come gli incendi abbiamo interessato diversi Paesi prima non colpiti dal fenomeno, in particolare nei mesi invernali e primaverili. Il verificarsi di eventi “anomali” o “estremi” si registra in tutti i continenti; basti pensare agli incendi che hanno interessato l’Australia e l’America nel 2020, che hanno messo in evidenza le possibili conseguenze di eventi incendiari di grosse dimensioni con impatti rilevanti sulla flora e la fauna oltre che sull’ambiente antropizzato. è opportuno trarre insegnamento da quanto accade nel resto del mondo e considerare questi accadimenti come manifestazione dei cambiamenti climatici e ambientali in atto, ai quali adeguare i sistemi di risposta e gli scenari di riferimento, calibrando le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia urbano-rurale, con un approccio sinergico e multisettoriale che permetta di valutare scenari di rischio fino ad ora non considerati nel nostro Paese.
\nIl Dipartimento della protezione civile, nell’ottica di favorire le sinergie fra le diverse componenti del sistema antincendio boschivo e di protezione civile, continuerà a curare l’organizzazione dei diversi momenti di incontro plenario solitamente organizzati prima dell’avvio della campagna antincendio boschivo estiva per fare il punto sullo stato di approntamento del sistema antincendio boschivo nel suo complesso e, subito dopo, per analizzare congiuntamente le eventuali criticità riscontrate durante la campagna estiva, con l’auspicio che le SS.LL., facendo tesoro di quanto emerso, conducano specifiche azioni di verifica delle proprie organizzazioni al fine di programmare le eventuali azioni di medio-lungo periodo che consentano di far trovare preparato il sistema anche in occasione degli eventi a venire.
\nParallelamente, il Dipartimento della protezione civile proseguirà le attività di coordinamento del Tavolo Tecnico interistituzionale nel settore antincendio boschivo che a partire dalla sua istituzione a seguito degli eventi del 2017 rappresenta un approccio di sistema basato sulla condivisione di informazioni ed esperienze e sulla standardizzazione di formazione e procedure. In questo processo che ha come obiettivo il miglioramento della capacità ed efficacia operativa, è necessario che le Regioni e le Province autonome continuino a favorire le azioni di sinergia tra i vari soggetti coinvolti, anche implementando le proposte del Tavolo tecnico interistituzionale che, se opportunamente attuate, favoriranno l’omogeneizzazione del sistema, dal livello locale a quello nazionale.
\nCiò premesso, è il caso di ricordare che i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sono pienamente titolari della competenza antincendio boschivo ai sensi della legge n. 353/2000, e che, tenendo conto della situazione emergenziale COVID-19 in corso e delle attività fino ad ora messe in campo, è auspicabile che si attivino tempestivamente nell’organizzare, anche per il corrente anno 2021, i propri sistemi antincendio boschivo in termini di risorse umane e di mezzi terrestri ed aerei, nell’ottica della maggior efficienza possibile, al fine di garantire adeguati livelli di risposta a tutela della vita, dell’integrità fisica, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell’ambiente in generale. Analogo auspicio è rivolto anche ai Ministri in indirizzo, a vario titolo competenti nel settore, affinché promuovano le attività dei dipendenti Corpi di Polizia, del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, delle Forze armate e delle Prefetture – Uffici territoriali di Governo verso azioni mirate a migliorare l’efficacia del sistema Paese nelle sue diverse componenti.
\nIn particolare, al fine di meglio predisporre tutte le attività per la prossima campagna antincendio boschivo 2021, si invitano le SS.LL., ciascuna per gli ambiti di rispettiva competenza, a voler promuovere le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi così come descritto in allegato.
\nIl Dipartimento della protezione civile continuerà a garantire la previsione delle condizioni di suscettività all’innesco e alla propagazione degli incendi boschivi attraverso il Bollettino nazionale di previsione del pericolo incendi.
\nIl Dipartimento della protezione civile continuerà inoltre ad assicurare il concorso della flotta aerea antincendio dello Stato, su richiesta delle Sale Operative Unificate Permanenti a supporto dei mezzi terrestri e aerei, comunque messi in campo dalle strutture regionali e provinciali, nonché a svolgere il monitoraggio e la vigilanza delle situazioni emergenziali, al fine di garantire, per quanto di competenza, ogni necessaria forma di collaborazione ed assistenza.
\nIn considerazione del particolare rischio pandemico derivante da COVID-19, e per consentire la massima tutela del personale volontario impiegato a supporto delle competenti strutture operative nelle attività di spegnimento a terra svolte nell’ambito della lotta agli incendi boschivi e coordinate dalle sale operative regionali, o comunque secondo quanto disposto dai piani operativi regionali, il Dipartimento della protezione civile continuerà a garantire la copertura assicurativa integrativa, attivata in concomitanza con la dichiarazione dello stato di emergenza per le forze di volontariato impegnate nelle attività ad esso legate, anche per i volontari delle organizzazioni di volontariato, iscritte all’elenco nazionale di cui al comma 3 dell’art. 34 del D.Lgs. 1/2018, che saranno coinvolti nelle operazioni di lotta attiva. Da detta copertura saranno pertanto escluse tutte le attività di monitoraggio, prevenzione e quelle non riconducibili alla tipologia di eventi sopra citati.
\nIn ultimo, preme ricordare l’importanza che a tutti gli operatori antincendio, siano essi personale impiegato a terra che operante in volo, siano garantite le migliori condizioni di sicurezza che dovranno essere assicurate attraverso la formazione e l’ausilio di adeguati dispositivi di protezione individuale e adeguati strumenti di lavoro, così come stabilito dalla disciplina ordinaria e straordinaria emanata a seguito dell’emergenza COVID-19, e attraverso lo scambio di informazioni fra i vari soggetti che operano sul territorio.
\nSi confida nella tempestiva e puntuale attuazione delle presenti raccomandazioni, con il concorso di tutte le diverse componenti istituzionali competenti nelle attività di antincendio boschivo, per garantire il coordinamento della risposta organizzativa e operativa nella campagna antincendio boschivo del 2021.
\nIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
MARIO DRAGHI
Alla Dott.ssa Luciana Lamorgese
Ministro dell'Interno
All’On. Lorenzo Guerini
Ministro della Difesa
Al Sen. Stefano Patuanelli
Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Al Prof. Roberto Cingolani
Ministro della Transizione Ecologica
Al Prof. Enrico Giovannini
Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
All’On. Dario Franceschini
Ministro della cultura
All’On. Mariastella Gelmini
Ministro per gli Affari regionali e Autonomie
Ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
\ne, p.c. Al Presidente dell’Unione delle Province Italiane
Al Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 126 del 28 maggio 2021
\r\n\r\nCome noto, l’art. 1, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 26 luglio 2005, n. 152, attribuisce allo scrivente il compito di individuare i tempi di svolgimento delle attività antincendio boschivo nel periodo estivo che, per la prossima stagione avranno inizio il 15 giugno e termine il 30 settembre 2021.
\r\n\r\nIn vista della stagione estiva 2021, per una più efficace azione di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia, nonché ai rischi conseguenti, ritengo doveroso condividere con le SS.LL. delle considerazioni che scaturiscono da quanto registrato in questi ultimi anni e in particolare dall’andamento della campagna antincendio boschivo 2020 che ha visto la concomitante presenza di fenomeni incendiari e la gestione dell’emergenza COVID-19.
\r\n\r\nL’andamento della campagna antincendio boschivo estiva 2020 è stato per gran parte del periodo in linea con quanto accaduto nel 2019, fatta eccezione per una recrudescenza del fenomeno che si è avuta nella coda della campagna. Nonostante questa persistenza, l’intensità e la localizzazione degli eventi ha impegnato il sistema antincendio boschivo in tutte le sue componenti sia regionali che nazionali, senza, tuttavia, metterne in crisi la capacità di risposta operativa.
\r\n\r\nÈ opportuno evidenziare che quanto riscontrato a fine campagna è il risultato delle condizioni ambientali che si sono verificate nel 2020, e della capacità del sistema di attenzionare adeguatamente la materia e porre in essere le azioni necessarie a mitigare gli effetti degli incendi boschivi e di interfaccia e a garantire un’adeguata risposta agli eventi, anche in condizioni del tutto nuove e non prevedibili come la concomitante gestione dell’emergenza COVID-19 che ha inevitabilmente richiesto un maggiore impegno alle diverse componenti del sistema.
\r\n\r\nAnche l’organizzazione e, plausibilmente, lo svolgimento della campagna 2021 saranno condizionati dalla concomitante presenza dell’emergenza sanitaria. Confido nella capacità del sistema di adattare le proprie capacità a questa situazione che continua a impegnare oltremodo il nostro Paese in tutte le sue componenti, statali e locali, con forti impatti sui diversi aspetti economici, politici, sociali e culturali. Come dimostrato dagli eventi incendiari dello scorso anno, gli incendi boschivi continueranno a caratterizzare il nostro paese indipendentemente dalla concomitante emergenza pandemica. È pertanto opportuno predisporre per tempo tutte le azioni necessarie così da non vanificare gli sforzi fatti dal sistema antincendio boschivo del nostro Paese negli ultimi anni.
\r\n\r\nLa presente comunicazione riporta un’analisi del fenomeno degli incendi boschivi in Italia negli ultimi anni e, in allegato, le raccomandazioni tecniche, quale parte integrante, per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia e ai rischi conseguenti, per la prossima stagione estiva. Tali indicazioni sono rivolte a tutte le Amministrazioni che a vario titolo partecipano alle attività di contrasto agli incendi boschivi ed in particolare alle Amministrazioni regionali e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, pienamente responsabili della materia antincendio boschivo ai sensi della legge del 21 novembre 2000, n. 353, che continueranno a curare l’adeguamento dei propri sistemi di risposta agli incendi boschivi, nei tre ambiti della previsione, prevenzione e lotta attiva, in relazione alle specificità dei relativi contesti ambientali e territoriali. Per le Province autonome di Trento e di Bolzano restano ferme le competenze loro affidate dai relativi statuti e dalle relative norme di attuazione.
\r\n\r\nè pertanto necessario che le diverse Amministrazioni statali ed i relativi Corpi dello Stato sollecitino le loro diramazioni territoriali affinché supportino, qualora richiesto, ed ognuno per i propri ambiti di competenza, quelle Regionali e Provinciali nell’approntamento dei sistemi di contrasto agli incendi boschivi.
\r\n\r\nCome è noto, gli incendi boschivi, di interfaccia e i rischi conseguenti, sono legati all’andamento delle condizioni climatiche e meteorologiche. L’analisi della campagna 2020 ha evidenziato come la stagione sia stata in media con quanto atteso, con una recrudescenza nella coda del periodo estivo. Tutto il periodo è stato caratterizzato da condizioni favorevoli all’innesco e alla propagazione degli incendi boschivi e d’interfaccia in gran parte del territorio, ma che raramente hanno fatto registrare valori estremi. La condizione climatica si è tradotta in un alto numero di incendi che hanno prodotto situazioni di “stress” locali per i sistemi di risposta, dovute più alla concomitanza degli eventi che alla loro severità.
\r\n\r\nAppare opportuno fare considerazioni sul fenomeno degli incendi come manifestazione di cambiamenti climatici e ambientali in atto su scala globale. Anche analizzando quanto accaduto in Europa lo scorso anno (2020), si nota come gli incendi abbiamo interessato diversi Paesi prima non colpiti dal fenomeno, in particolare nei mesi invernali e primaverili. Il verificarsi di eventi “anomali” o “estremi” si registra in tutti i continenti; basti pensare agli incendi che hanno interessato l’Australia e l’America nel 2020, che hanno messo in evidenza le possibili conseguenze di eventi incendiari di grosse dimensioni con impatti rilevanti sulla flora e la fauna oltre che sull’ambiente antropizzato. è opportuno trarre insegnamento da quanto accade nel resto del mondo e considerare questi accadimenti come manifestazione dei cambiamenti climatici e ambientali in atto, ai quali adeguare i sistemi di risposta e gli scenari di riferimento, calibrando le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia urbano-rurale, con un approccio sinergico e multisettoriale che permetta di valutare scenari di rischio fino ad ora non considerati nel nostro Paese.
\r\n\r\nIl Dipartimento della protezione civile, nell’ottica di favorire le sinergie fra le diverse componenti del sistema antincendio boschivo e di protezione civile, continuerà a curare l’organizzazione dei diversi momenti di incontro plenario solitamente organizzati prima dell’avvio della campagna antincendio boschivo estiva per fare il punto sullo stato di approntamento del sistema antincendio boschivo nel suo complesso e, subito dopo, per analizzare congiuntamente le eventuali criticità riscontrate durante la campagna estiva, con l’auspicio che le SS.LL., facendo tesoro di quanto emerso, conducano specifiche azioni di verifica delle proprie organizzazioni al fine di programmare le eventuali azioni di medio-lungo periodo che consentano di far trovare preparato il sistema anche in occasione degli eventi a venire.
\r\n\r\nParallelamente, il Dipartimento della protezione civile proseguirà le attività di coordinamento del Tavolo Tecnico interistituzionale nel settore antincendio boschivo che a partire dalla sua istituzione a seguito degli eventi del 2017 rappresenta un approccio di sistema basato sulla condivisione di informazioni ed esperienze e sulla standardizzazione di formazione e procedure. In questo processo che ha come obiettivo il miglioramento della capacità ed efficacia operativa, è necessario che le Regioni e le Province autonome continuino a favorire le azioni di sinergia tra i vari soggetti coinvolti, anche implementando le proposte del Tavolo tecnico interistituzionale che, se opportunamente attuate, favoriranno l’omogeneizzazione del sistema, dal livello locale a quello nazionale.
\r\n\r\nCiò premesso, è il caso di ricordare che i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sono pienamente titolari della competenza antincendio boschivo ai sensi della legge n. 353/2000, e che, tenendo conto della situazione emergenziale COVID-19 in corso e delle attività fino ad ora messe in campo, è auspicabile che si attivino tempestivamente nell’organizzare, anche per il corrente anno 2021, i propri sistemi antincendio boschivo in termini di risorse umane e di mezzi terrestri ed aerei, nell’ottica della maggior efficienza possibile, al fine di garantire adeguati livelli di risposta a tutela della vita, dell’integrità fisica, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell’ambiente in generale. Analogo auspicio è rivolto anche ai Ministri in indirizzo, a vario titolo competenti nel settore, affinché promuovano le attività dei dipendenti Corpi di Polizia, del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, delle Forze armate e delle Prefetture – Uffici territoriali di Governo verso azioni mirate a migliorare l’efficacia del sistema Paese nelle sue diverse componenti.
\r\n\r\nIn particolare, al fine di meglio predisporre tutte le attività per la prossima campagna antincendio boschivo 2021, si invitano le SS.LL., ciascuna per gli ambiti di rispettiva competenza, a voler promuovere le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi così come descritto in allegato.
\r\n\r\nIl Dipartimento della protezione civile continuerà a garantire la previsione delle condizioni di suscettività all’innesco e alla propagazione degli incendi boschivi attraverso il Bollettino nazionale di previsione del pericolo incendi.
\r\n\r\nIl Dipartimento della protezione civile continuerà inoltre ad assicurare il concorso della flotta aerea antincendio dello Stato, su richiesta delle Sale Operative Unificate Permanenti a supporto dei mezzi terrestri e aerei, comunque messi in campo dalle strutture regionali e provinciali, nonché a svolgere il monitoraggio e la vigilanza delle situazioni emergenziali, al fine di garantire, per quanto di competenza, ogni necessaria forma di collaborazione ed assistenza.
\r\n\r\nIn considerazione del particolare rischio pandemico derivante da COVID-19, e per consentire la massima tutela del personale volontario impiegato a supporto delle competenti strutture operative nelle attività di spegnimento a terra svolte nell’ambito della lotta agli incendi boschivi e coordinate dalle sale operative regionali, o comunque secondo quanto disposto dai piani operativi regionali, il Dipartimento della protezione civile continuerà a garantire la copertura assicurativa integrativa, attivata in concomitanza con la dichiarazione dello stato di emergenza per le forze di volontariato impegnate nelle attività ad esso legate, anche per i volontari delle organizzazioni di volontariato, iscritte all’elenco nazionale di cui al comma 3 dell’art. 34 del D.Lgs. 1/2018, che saranno coinvolti nelle operazioni di lotta attiva. Da detta copertura saranno pertanto escluse tutte le attività di monitoraggio, prevenzione e quelle non riconducibili alla tipologia di eventi sopra citati.
\r\n\r\nIn ultimo, preme ricordare l’importanza che a tutti gli operatori antincendio, siano essi personale impiegato a terra che operante in volo, siano garantite le migliori condizioni di sicurezza che dovranno essere assicurate attraverso la formazione e l’ausilio di adeguati dispositivi di protezione individuale e adeguati strumenti di lavoro, così come stabilito dalla disciplina ordinaria e straordinaria emanata a seguito dell’emergenza COVID-19, e attraverso lo scambio di informazioni fra i vari soggetti che operano sul territorio.
\r\n\r\nSi confida nella tempestiva e puntuale attuazione delle presenti raccomandazioni, con il concorso di tutte le diverse componenti istituzionali competenti nelle attività di antincendio boschivo, per garantire il coordinamento della risposta organizzativa e operativa nella campagna antincendio boschivo del 2021.
\r\n\r\nIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
\r\nMARIO DRAGHI
Alla Dott.ssa Luciana Lamorgese
\r\nMinistro dell'Interno
All’On. Lorenzo Guerini
\r\nMinistro della Difesa
Al Sen. Stefano Patuanelli
\r\nMinistro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Al Prof. Roberto Cingolani
\r\nMinistro della Transizione Ecologica
Al Prof. Enrico Giovannini
\r\nMinistro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
All’On. Dario Franceschini
\r\nMinistro della cultura
All’On. Mariastella Gelmini
\r\nMinistro per gli Affari regionali e Autonomie
Ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
\r\n\r\ne, p.c. Al Presidente dell’Unione delle Province Italiane
\r\nAl Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani