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Scorrendo la linea del tempo è possibile ripercorrere le tappe principali di risposta del Sistema di protezione civile alla crisi bradisismica in atto ai Campi Flegrei, a partire dagli eventi del 27 settembre e del 2 ottobre che hanno segnato il culmine della sequenza sismica.

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Dipartimento della protezione civile e Regione Campania incontrano Prefettura di Napoli e i comuni in zona rossa flegrea per presentare il programma delle esercitazioni previste dall’art. 4 del DL 140/2023 che hanno l'obiettivo di testare le pianificazioni sul fenomeno bradisismico e sul rischio vulcanico dei Campi Flegrei. Le esercitazioni sono programmate per aprile, maggio e ottobre 2024.

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Iniziano, presso l'Auditorium della Regione Campania a Napoli, i corsi sul fenomeno bradisismico e sul rischio vulcanico ai Campi Flegrei rivolti al personale pubblico impegnato nelle attività di protezione civile e appartenente agli istituti scolastici del territorio. La formazione punta a favorire tra i funzionari pubblici la diffusione della conoscenza delle fenomenologie vulcaniche e bradisismiche e delle conseguenti pianificazioni di protezione civile.

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Sono iniziati ieri, 28 marzo, presso l'Auditorium della Regione Campania a Napoli, i corsi di formazione sul fenomeno bradisismico e il rischio vulcanico ai Campi Flegrei rivolti al personale pubblico impegnato nelle attività di protezione civile e appartenente agli istituti scolastici del territorio. A questa prima giornata formativa hanno partecipato circa 300 dipendenti. Ne seguiranno altre nelle prossime settimane.

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Il percorso si sviluppa in parallelo a quello per i volontari di protezione civile, partito il 23 marzo, con i primi 150 discenti. Questa formazione si svolge in due giornate e sarà replicata in più edizioni per arrivare a formare i volontari di Regione Campania che aderiranno all'iniziativa. 

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Le attività di formazione rientrano tra quelle inserite nel Piano di Comunicazione alla popolazione, previsto all'art.3 del DL 140 del 12 ottobre 2023. Le docenze sono tenute da personale del Dipartimento, dell'Ingv, di Regione Campania e dei Comuni interessati.

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Le lezioni sono articolate in approfondimenti sul rischio vulcanico nell’area flegrea, sul fenomeno bradisismico, la crisi in atto e la risposta di protezione civile. Tra gli argomenti trattati: il Servizio Nazionale e il sistema regionale di protezione civile, gli aspetti scientifici legati alla fenomenologia vulcanica, il Piano Nazionale Campi Flegrei per il rischio vulcanico con le relative fasi operative, la pianificazione comunale per il rischio vulcanico, il DL 140 per il fenomeno bradisismico, il Piano di comunicazione alla popolazione e i comportamenti corretti, il Piano Speditivo di emergenza per il rischio bradisismo.

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I corsi per i funzionari puntano a una formazione specialistica per favorire la diffusione della conoscenza delle misure connesse alle pianificazioni di Protezione Civile mentre il programma rivolto ai volontari intende preparare al meglio le organizzazioni di volontariato, affinché possano supportare i Comuni nelle attività rivolte alla popolazione.

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I percorsi formativi rientrano tra le attività del Piano di comunicazione alla popolazione, previsto all'art.3 del DL 140/2023

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Squadre di tecnici iniziano le attività di ricognizione sugli edifici residenziali privati all’interno delle aree nei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli maggiormente interessate dal bradisismo (“zona di intervento”). Al termine di questa prima fase sarà realizzata una mappa di sintesi che evidenzierà le aree più vulnerabili.

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Parte oggi, 25 marzo, la prima ricognizione sugli edifici residenziali privati all’interno delle aree nei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli maggiormente interessate dal bradisismo e quindi da sismicità e deformazioni del suolo. Si tratta della “zona di intervento” individuata dal Piano Speditivo di emergenza per l’area dei Campi Flegrei, nell’ambito delle attività previste dal DL 140/2023.

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La ricognizione avviene attraverso sopralluoghi a vista condotti dall’esterno di ogni edificio; quindi, le squadre non hanno la necessità di entrare negli edifici. L’attività è condotta da tecnici, muniti di badge identificativi, coordinati dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, in raccordo con la Regione Campania, con il supporto dei Comuni dell’area. I sopralluoghi avvengono attraverso procedure informatizzate per la raccolta di dati e informazioni sulle caratteristiche costruttive e strutturali degli edifici.

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Al termine di questa prima fase di sopralluoghi sarà realizzata una mappa di sintesi che evidenzierà le aree più vulnerabili sulle quali i cittadini interessati potranno richiedere, in una fase successiva, un ulteriore approfondimento conoscitivo sui singoli edifici. 

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Tali attività, nel loro complesso, sono descritte nel Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate, approvato con Decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare il 26 febbraio 2024, e disciplinate anche attraverso l'Ocdpc n. 1.081 del 16 marzo 2024 \"Procedure semplificate relative allo svolgimento dell’analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata\".

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Ulteriori informazioni saranno disponibili sui siti web istituzionali dei Comuni interessati.

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Parte oggi, 25 marzo, la prima ricognizione sugli edifici residenziali privati all’interno delle aree nei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli maggiormente interessate dal bradisismo e quindi da sismicità e deformazioni del suolo. Si tratta della “zona di intervento” individuata dal Piano Speditivo di emergenza per l’area dei Campi Flegrei, nell’ambito delle attività previste dal DL 140/2023.

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La ricognizione avviene attraverso sopralluoghi a vista condotti dall’esterno di ogni edificio; quindi, le squadre non hanno la necessità di entrare negli edifici. L’attività è condotta da tecnici, muniti di badge identificativi, coordinati dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, in raccordo con la Regione Campania, con il supporto dei Comuni dell’area. I sopralluoghi avvengono attraverso procedure informatizzate per la raccolta di dati e informazioni sulle caratteristiche costruttive e strutturali degli edifici.

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Al termine di questa prima fase di sopralluoghi sarà realizzata una mappa di sintesi che evidenzierà le aree più vulnerabili sulle quali i cittadini interessati potranno richiedere, in una fase successiva, un ulteriore approfondimento conoscitivo sui singoli edifici. 

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Tali attività, nel loro complesso, sono descritte nel Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate, approvato con Decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare il 26 febbraio 2024, e disciplinate anche attraverso l'Ocdpc n. 1.081 del 16 marzo 2024 \"Procedure semplificate relative allo svolgimento dell’analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata\".

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Ulteriori informazioni saranno disponibili sui siti web istituzionali dei Comuni interessati.

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L’attività rientra tra quelle previste dal Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate

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L’attività rientra tra quelle previste dal Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate

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Parte la formazione rivolta al volontariato di protezione civile della Regione Campania, prevista dal Piano di comunicazione alla popolazione, all’art.3 del DL 140/2023. Il corso si svolge nell’arco di due giornate e verte sui temi del rischio vulcanico, del fenomeno bradisismico e delle rispettive attività di pianificazione, oltre che sulle attività di comunicazione alla popolazione.

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Sono iniziati ieri, 28 marzo, presso l'Auditorium della Regione Campania a Napoli, i corsi di formazione sul fenomeno bradisismico e il rischio vulcanico ai Campi Flegrei rivolti al personale pubblico impegnato nelle attività di protezione civile e appartenente agli istituti scolastici del territorio. A questa prima giornata formativa hanno partecipato circa 300 dipendenti. Ne seguiranno altre nelle prossime settimane.

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Il percorso si sviluppa in parallelo a quello per i volontari di protezione civile, partito il 23 marzo, con i primi 150 discenti. Questa formazione si svolge in due giornate e sarà replicata in più edizioni per arrivare a formare i volontari di Regione Campania che aderiranno all'iniziativa. 

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Le attività di formazione rientrano tra quelle inserite nel Piano di Comunicazione alla popolazione, previsto all'art.3 del DL 140 del 12 ottobre 2023. Le docenze sono tenute da personale del Dipartimento, dell'Ingv, di Regione Campania e dei Comuni interessati.

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Le lezioni sono articolate in approfondimenti sul rischio vulcanico nell’area flegrea, sul fenomeno bradisismico, la crisi in atto e la risposta di protezione civile. Tra gli argomenti trattati: il Servizio Nazionale e il sistema regionale di protezione civile, gli aspetti scientifici legati alla fenomenologia vulcanica, il Piano Nazionale Campi Flegrei per il rischio vulcanico con le relative fasi operative, la pianificazione comunale per il rischio vulcanico, il DL 140 per il fenomeno bradisismico, il Piano di comunicazione alla popolazione e i comportamenti corretti, il Piano Speditivo di emergenza per il rischio bradisismo.

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I corsi per i funzionari puntano a una formazione specialistica per favorire la diffusione della conoscenza delle misure connesse alle pianificazioni di Protezione Civile mentre il programma rivolto ai volontari intende preparare al meglio le organizzazioni di volontariato, affinché possano supportare i Comuni nelle attività rivolte alla popolazione.

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Sono iniziati ieri, 28 marzo, presso l'Auditorium della Regione Campania a Napoli, i corsi di formazione sul fenomeno bradisismico e il rischio vulcanico ai Campi Flegrei rivolti al personale pubblico impegnato nelle attività di protezione civile e appartenente agli istituti scolastici del territorio. A questa prima giornata formativa hanno partecipato circa 300 dipendenti. Ne seguiranno altre nelle prossime settimane.
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\r\nLe attività di formazione rientrano tra quelle inserite nel Piano di Comunicazione alla popolazione, previsto all'art.3 del DL 140 del 12 ottobre 2023. Le docenze sono tenute da personale del Dipartimento, dell'Ingv, di Regione Campania e dei Comuni interessati.
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L’Ordinanza n.1081 disciplina le attività relative ai sopralluoghi per l’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata, previste dal Piano straordinario (art. 2 del DL 140/2023). Il provvedimento stabilisce le modalità per la raccolta dei dati sullo stato degli edifici e individua le caratteristiche e le regole di impiego dei tecnici rilevatori. Le squadre sono coordinate dal Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la Regione Campania e i Comuni coinvolti.

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IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

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VISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 recante “Codice della protezione civile”;

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VISTO il decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti, 17 gennaio 2018 emanato di concerto con il Ministro dell’interno e con il Capo del Dipartimento della protezione civile, con il quale è stato aggiornato il testo delle norme tecniche per le costruzioni;

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VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2004 recante «Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile»;

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VISTO, in particolare, il punto 3 della suddetta direttiva, che stabilisce i compiti, le funzioni e l'organizzazione della rete dei Centri funzionali per le finalità di protezione civile e dei Centri di competenza;

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VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 9 novembre 2012 recante “Indirizzi operativi per assicurare l’unitaria partecipazione delle Organizzazioni di Volontariato alle attività di protezione civile”;

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VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 luglio 2014 recante “Istituzione del Nucleo Tecnico Nazionale (NTN) per il rilievo del danno e la valutazione di agibilità nell'emergenza post-sismica e approvazione dell'aggiornamento del modello per il rilevamento dei danni, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell'emergenza post-sismica e del relativo manuale di compilazione”;

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VISTE le Indicazioni operative del Dipartimento della protezione civile prot. 57046 del 29 ottobre 2020, per la formazione dei tecnici della pubblica amministrazione, delle Organizzazioni di Volontariato e professionisti iscritti agli albi di ordini e collegi, nell’ambito della “Valutazione dell’impatto, censimento dei danni e rilievo dell’agibilità post-sisma sulle strutture pubbliche e private e sugli edifici di interesse culturale”;

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VISTE le Indicazioni operative del Dipartimento della protezione civile prot. 7761 del 12 febbraio 2021, per il raccordo e il coordinamento delle attività di sopralluogo tecnico, nell’ambito della “Valutazione dell’impatto, censimento dei danni e rilievo dell’agibilità post-sisma sulle strutture pubbliche e private e sugli edifici di interesse culturale”;

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VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 settembre 2012, recante la definizione dei principi per l’individuazione e il funzionamento dei Centri di competenza;

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VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio del 2014, recante “Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico”;

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VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 8 febbraio 2023 recante “Composizione e modalità di funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1”;

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VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 31 agosto 2023 recante “Nomina dei componenti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, in attuazione dell’articolo 2, comma 5 del decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 8 febbraio 2023”;

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VISTO il decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2023, n. 183, recante “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei”, che prevede misure urgenti per fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della Città metropolitana di Napoli;

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VISTO  l’articolo 2 del citato decreto-legge n. 140/2023 che, nel prevedere la predisposizione e attuazione di un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico -  da approvarsi con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Presidente della Regione Campania e sentiti la Città metropolitana di Napoli e i Sindaci dei comuni interessati, sulla base di una proposta tecnica formulata dal Dipartimento della protezione civile -  dispone che lo stesso sia composto da: a) uno studio di microzonazione sismica; b) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata, finalizzata all'individuazione di idonee misure di mitigazione e alla stima del relativo fabbisogno finanziario; c) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia pubblica e, all'esito, un primo piano di misure per la relativa mitigazione, con apposito cronoprogramma, per la cui esecuzione possono essere attivati accordi con i competenti ordini professionali al fine di assicurare tempi certi, omogeneità e celerità dell'attuazione. Nel piano sono altresì disciplinate le modalità di monitoraggio e di revoca in caso di mancato rispetto dei relativi cronoprogrammi; d) un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture;

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VISTO il piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, approvato il 26 febbraio 2024, con decreto del Ministro per la protezione civile e le Politiche del mare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;

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VISTO l’articolo 2, comma 3, del citato decreto-legge n. 140 del 2023 che prevede che, all'interno della zona di intervento il piano straordinario sia realizzato, con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera b), mediante procedure semplificate che non hanno il valore di verifica sismica ai sensi delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 17 gennaio 2018, individuate dal Capo del Dipartimento della protezione civile, con apposita ordinanza, d’intesa con la Regione Campania, con efficacia dalla data di adozione, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'Unione europea, nel limite massimo di 3,5 milioni di euro per l'anno 2023;

\n

CONSIDERATO che, con riferimento alle attività di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b) – analisi di vulnerabilità dell’edilizia privata – del decreto-legge n.140 del 2023, il suddetto piano straordinario ha previsto al paragrafo 3.5, lettera a), che l’importo pari a 1.835.000,00 euro, assegnato al Dipartimento della protezione civile, sia da questo utilizzato per i rimborsi relativi ai tecnici rilevatori e per la stipula di specifici accordi con ordini e collegi professionali e/o con strutture di coordinamento tra i medesimi secondo le procedure semplificate che saranno riportate nell’ordinanza prevista ai sensi dell’articolo 2 comma 3 lettera b) del decreto-legge 140 del 2023, e ulteriori oneri connessi alle attività della presente misura;

\n

CONSIDERATO che il Dipartimento della protezione civile dispone di strumenti schedografici di analisi già consolidati e condivisi con la comunità scientifica, sviluppati nell’ambito degli accordi del medesimo Dipartimento con i Centri di competenza che operano nell’ambito del rischio sismico e vulcanico;

\n

CONSIDERATO che  il Dipartimento della protezione civile dispone altresì di consolidati modelli organizzativi e di procedure tecniche per la valutazione, la rilevazione e la classificazione degli effetti degli eventi sulle opere e sulle infrastrutture pubbliche e private, dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio edilizio e che tali modelli organizzativi e procedure ben si adattano alla campagna di sopralluoghi tecnici necessari per dare attuazione all’articolo 2 del decreto-legge n. 140 del 2023, per quanto attiene all’analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata;

\n

ATTESA la necessità di procedere con urgenza all’attività di valutazione della vulnerabilità speditiva del patrimonio edilizio privato ordinario, prevalentemente destinato ad abitazione e/o a servizi, che consenta, rispetto ad un piano di verifiche condotto ai sensi delle Norme Tecniche delle Costruzioni 2018, di ottimizzare i tempi e le risorse economiche necessarie per consentire la celere individuazione di idonee misure di mitigazione sul costruito e la stima del relativo fabbisogno finanziario di cui al citato articolo 2, comma 1, lettera b) del decreto legge n. 140 del 2023;

\n

TENUTO CONTO che gli strumenti schedografici PLINIVS, CARTIS e CARTIS-edificio, messi a punto, rispettivamente, nell’ambito delle convenzioni con il Dipartimento della protezione civile dal Centro studi per l’ingegneria idrogeologica vulcanica e sismica del centro interdipartimentale di ricerca - laboratorio di urbanistica e pianificazione territoriale - dell’Università Federico II di Napoli (PLINIVS-LUPT) e dalla Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica e strutturale (Consorzio Interuniversitario ReLUIS), così come i criteri e le modalità proposti per il loro impiego, sono stati ritenuti adeguati dal Settore Rischio Sismico della Commissione Grandi Rischi di cui all’articolo 20 del decreto legislativo n.  1 del 2018, nella seduta del 2 novembre 2023, al fine di dare attuazione all’articolo 2 del decreto-legge n. 140 del 2023, per quanto attiene l’analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata; 

\n

TENUTO CONTO che il Dipartimento della protezione civile, ai fini di dare attuazione all’articolo 2, comma 2 del decreto-legge n. 140 del 2023, ha proceduto ad una prima delimitazione della zona di intervento relativa all’attuazione del piano di cui all’articolo 2 del medesimo decreto e che quest’ultima è stata approvata dalla Commissione Grandi Rischi di cui all’articolo 20 del decreto legislativo n.  1 del 2018, nella seduta congiunta dei settori Sismico e Vulcanico del 3 novembre 2023;

\n

ATTESO che la perimetrazione di tale area di intervento, basata su parametri fisici e scientifici, è stata successivamente ridefinita e regolarizzata, anche in base ai confini amministrativi, da parte dei medesimi Comuni interessati e della Città metropolitana di Napoli, in raccordo con la Regione Campania e il Dipartimento della protezione civile ed è stata trasmessa dalla citata Città Metropolitana con nota acquisita al protocollo dipartimentale al n. 66862 del 27 dicembre 2023;

\n

CONSIDERATO che la suddetta area include parte dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli (In particolare, con riferimento al Comune di Napoli, il Quartiere di Bagnoli all’interno della municipalità di Fuorigrotta-Bagnoli e porzione delle municipalità di Soccavo/Pianura e di Posillipo);     

\n

VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 8 novembre 2023 istitutivo della Struttura temporanea di supporto al Dipartimento della protezione civile ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 140 del 2023;

\n

 D’INTESA con la Regione Campania;

\n

 

\n

DISPONE

\n

ART. 1
(Attività di sopralluogo e utilizzo schede di analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata e zona di intervento)

\n
  1. Al fine dello svolgimento delle analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b) del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2023, n. 183, il Dipartimento della protezione civile coordina, con il concorso della Regione Campania ed il supporto dei comuni interessati, le attività relative alla gestione dei sopralluoghi, ivi incluso il supporto operativo tecnico-amministrativo, individuate nelle due fasi, riportate nel Capitolo 3 del piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone direttamente interessate dal fenomeno bradisismico citato in premessa: (i) ricognizione preliminare delle caratteristiche edilizie strutturali, classificazione di vulnerabilità speditiva, ed individuazione delle aree da sottoporre ad approfondimenti conoscitivi (scheda PLINVS); (iv) ricognizione di dettaglio delle caratteristiche edilizie e costruttive (scheda CARTIS-edificio).
  2. \n
  3. Per le attività di sopralluogo di cui al comma 1, sono utilizzate, in coerenza con quanto previsto dal piano straordinario di cui in premessa, la scheda PLINIVS, e la scheda CARTIS-edificio, corredate dei relativi manuali e/o indicazioni compilative, riportate nell’allegato A, che costituisce parte integrante della presente ordinanza.
  4. \n
  5. L’esecuzione dei sopralluoghi di cui al comma 1, fase (iv) avviene sulla base della scheda CARTIS di ricognizione areale delle tipologie edilizie e costruttive maggiormente significative (allegato B), la cui redazione sarà a cura del Consorzio ReLUIS.
  6. \n
  7. Le attività di cui al comma 1 sono effettuate nell’area di intervento individuata dal Dipartimento della protezione civile e ridefinita e regolarizzata  anche in base ai confini amministrativi, da parte dei medesimi Comuni interessati e della Città metropolitana di Napoli, in raccordo con la Regione Campania e il Dipartimento della protezione civile, di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto-legge n. 140 del 2023, riportata nel Capitolo 1 (Finalità del piano e ambito di applicazione) del piano straordinario citato in premessa.
  8. \n

 

\n

ART. 2
(Tecnici rilevatori coinvolti nei sopralluoghi)

\n
  1. L’esecuzione dei sopralluoghi di cui all’articolo 1 e il relativo supporto operativo avvengono prioritariamente attraverso l’utilizzo di tecnici abilitati ai sensi del DPCM 8 luglio 2014 e formati ai sensi di quanto previsto dall’articolo 4, comma 1, della presente ordinanza, attivati su richiesta del Dipartimento della protezione civile ed individuati: \n
  2. \n
  3. Il Dipartimento della protezione civile, qualora i tecnici abilitati di cui al comma 1 non siano sufficienti a coprire le esigenze di sopralluogo e di supporto operativo, può richiedere anche l’attivazione, secondo le procedure del comma 1, di tecnici non abilitati ai sensi del DPCM 8 luglio 2014 della Pubblica Amministrazione o appartenenti alle Organizzazioni di Volontariato, oppure iscritti agli ordini e ai collegi Professionali della Regione Campania, opportunamente formati secondo quanto previsto dall’articolo 4, comma 1 e 2, della presente ordinanza.
  4. \n
  5. Qualora il numero dei tecnici di cui ai commi 1 e 2 non sia sufficiente, il Dipartimento della protezione civile può richiedere l’attivazione di tecnici abilitati ai sensi del DPCM 8 luglio 2014 provenienti da altre Regioni e Province autonome e formati ai sensi di quanto previsto dall’art. 4, comma 1, della presente ordinanza, individuati tra:\n
  6. \n
  7. Alle attività di sopralluogo e supporto operativo di cui all’articolo 1 concorrono tecnici afferenti ai Centri di competenza ReLUIS e PLINIVS di cui all’articolo 1 comma 2 del decreto-legge n. 140 del 2023, al fine di assicurare il necessario supporto tecnico alle squadre in coerenza con quanto previsto dal Capitolo 3 del piano straordinario citato in premessa.
  8. \n
  9. I requisiti richiesti ai fini della attivazione dei tecnici di cui al presente articolo sono quelli previsti dal DPCM 8 luglio 2014 e dalle indicazioni operative per la formazione dei tecnici del Dipartimento della protezione civile del 29 ottobre 2020.
  10. \n

ART. 3
(Coperture assicurative, trattamento economico per tecnici rilevatori e per personale coinvolto nelle attività di coordinamento, impiego del Volontariato organizzato di protezione civile)

\n
  1. Il Dipartimento della protezione civile, la Regione Campania e le altre Regioni eventualmente attivate per il tramite della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sono autorizzati ad utilizzare specifiche polizze assicurative a copertura degli infortuni, anche già stipulate per altre attività, al fine di garantire idonea copertura al personale impiegato nelle attività di cui all’articolo 1.
  2. \n
  3. La Struttura Tecnica Nazionale, previa autorizzazione del Dipartimento della protezione civile, provvede a stipulare apposite polizze assicurative per il personale dalla stessa individuato, ivi compresi i liberi professionisti iscritti ai relativi albi di ordini e collegi professionali o associazioni di categoria, e alla successiva rendicontazione delle spese sostenute al Dipartimento della protezione civile che provvederà al relativo rimborso.
  4. \n
  5. Al personale, civile e militare, in organico alle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 impegnato nelle attività di cui all’articolo 1, è riconosciuto il trattamento di missione, nel rispetto delle procedure stabilite dalle Amministrazioni di appartenenza.
  6. \n
  7. Ferme restando le misure già previste all’articolo 6, comma 4, del decreto-legge n. 140 del 2023, al personale non dirigenziale, civile e militare, in servizio presso le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1 comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165, direttamente impegnato sul territorio nelle attività di cui all’articolo 1 comma 1, è corrisposta fino al 31 dicembre 2024, in deroga alla contrattazione collettiva nazionale di comparto ed all'articolo 45 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, fermo restando, altresì,  il divieto di cumulo con compensi analoghi eventualmente già previsti dai rispettivi ordinamenti, una speciale indennità omnicomprensiva, con la sola esclusione del trattamento di missione, forfettariamente parametrata su base mensile a 100 ore di straordinario festivo e notturno, determinata con riferimento alla specifica qualifica di appartenenza e ai giorni di effettivo impiego per le esigenze di cui al citato articolo 1, comma 1.
  8. \n
  9. Al personale non dirigenziale, civile e militare, in servizio presso il Dipartimento della protezione civile, direttamente impegnato in sede per le attività connesse al contesto di cui alla presente ordinanza è riconosciuto, fino al 31 dicembre 2024, il compenso per prestazioni di lavoro straordinario effettivamente rese, oltre i limiti previsti dai rispettivi ordinamenti, entro il limite massimo di cinquanta ore mensili pro-capite.
  10. \n
  11. La Regione Campania e le altre Regioni coinvolte nelle attività di cui all’articolo 1 provvedono, alla liquidazione delle missioni e delle indennità al personale di cui ai commi 3 e 4 per il tramite delle rispettive Amministrazioni di appartenenza e alla successiva rendicontazione delle spese sostenute, anche dalle altre pubbliche amministrazioni territoriali di competenza, al Dipartimento della protezione civile che provvederà al relativo rimborso. A tal fine, le Regioni possono presentare una motivata richiesta di anticipazione per l’importo massimo pari al 50% delle somme finalizzate allo scopo e potranno richiedere i successivi rimborsi a fronte della rendicontazione di almeno l’80% delle anticipazioni ricevute.
  12. \n
  13. Per i tecnici attivati dalla Struttura Tecnica Nazionale impegnati nelle attività di sopralluogo e supporto operativo è previsto esclusivamente il rimborso omnicomprensivo di una somma forfettariamente parametrata su base mensile a 170 ore di straordinario festivo e notturno nella misura prevista per la categoria A fascia retributiva F1 del personale dei ruoli del Dipartimento della protezione civile, determinato con riferimento ai giorni di effettivo impiego sul territorio interessato, oltre oneri di legge.
  14. \n
  15. Ai fini della liquidazione dei rimborsi e delle somme di cui al comma 7, i tecnici impiegati nelle attività di cui all’articolo 1 presentano istanza direttamente alla Struttura Tecnica Nazionale, che provvede alle necessarie verifiche istruttorie e trasmette al Dipartimento della protezione civile l’elenco dei beneficiari e dei relativi importi da liquidare con specifica indicazione delle voci di spesa e del numero dei giorni di effettivo impiego sul territorio. Il Dipartimento della protezione civile, a fronte della presentazione di pertinente e idonea documentazione, provvede a riconoscere le somme dovute alla Struttura Tecnica che effettua i successivi versamenti a favore dei tecnici liberi professionisti impiegati.
  16. \n
  17. Ai volontari appartenenti alle Organizzazioni di Volontariato impegnati nelle attività di sopralluogo e supporto operativo di cui all’articolo 1, è prevista l’applicazione dei benefici degli articoli 39 e 40 del decreto legislativo n. 1 del 2018, a valere sulle risorse stanziate nel piano straordinario.
  18. \n
  19. La Regione Campania provvede all’istruttoria delle istanze di rimborso dei benefici di cui al comma 9 per l’impiego delle Organizzazioni di Volontariato organizzato di protezione civile iscritte nell’elenco territoriale della Regione Campania, nel rispetto delle disposizioni contenute nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 24 febbraio 2020, ai fini della successiva rendicontazione al Dipartimento della protezione civile, che provvede al trasferimento delle somme necessarie per la liquidazione dei rimborsi spettanti.
  20. \n
  21. Il Dipartimento della protezione civile provvede all’istruttoria ed alla liquidazione dei rimborsi dei benefici richiesti ai sensi del comma 9, per gli interventi effettuati dalle Organizzazioni di Volontariato di protezione civile iscritte nell’elenco centrale.
  22. \n
  23. Le Regioni e le Province autonome intervenute a supporto della Regione Campania con squadre di volontari afferenti ad Organizzazioni di Volontariato di protezione civile iscritte nei rispettivi elenchi territoriali, nel rispetto delle disposizioni contenute nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 24 febbraio 2020, provvedono all'istruttoria per la liquidazione dei rimborsi dei benefici richiesti ai sensi del comma 9. Gli esiti dell'istruttoria sono trasmessi al Dipartimento della protezione civile che provvede al trasferimento, alle Regioni ed alle Province autonome interessate, delle somme necessarie per la liquidazione dei rimborsi spettanti.
  24. \n
  25. L’impiego dei volontari nelle attività di sopralluogo e supporto operativo di cui all’articolo 1, può essere autorizzato anche in deroga ai limiti temporali di impiego previsti all’articolo 39, comma 3, del decreto legislativo n.1 del 2018.
  26. \n

 

\n

ART. 4
(Formazione dei tecnici)

\n
  1. Al fine di garantire l’uniformità nello svolgimento delle attività di sopralluogo cui all’articolo 1, i tecnici rilevatori di cui all’articolo 2 partecipano a corsi di formazione coordinati dal Dipartimento della protezione civile e svolti con il supporto dei Centri di competenza, per la compilazione delle schede di cui all’articolo 1 e per l’utilizzo degli eventuali applicativi informatici disponibili.
  2. \n
  3. I tecnici rilevatori non abilitati ai sensi del DPCM 8 luglio 2014 di cui all’articolo 2, comma 2, partecipano anche a corsi di formazione, coordinati dal Dipartimento della protezione civile con il supporto della Regione Campania, relativamente al funzionamento del Servizio Nazionale della Protezione Civile e al modello di intervento in emergenza, nonché in materia di responsabilità del tecnico rilevatore in emergenza e delle misure generali e specifiche per la tutela e sicurezza degli operatori.
  4. \n

ART. 5
(Risorse finanziarie)

\n
  1. Agli oneri connessi all’attuazione della presente ordinanza, ad eccezione di quanto previsto al comma 3 dell’articolo 1 e al comma 4 dell’articolo 2, si provvede a carico delle risorse stanziate dall’articolo 2, comma 3, lettera b) del decreto-legge n. 140/2023, nel limite massimo di 1.600.000,00 euro a valere sulle disponibilità di cui alla lettera a) del paragrafo 3.5 “Risorse economiche per la misura”, del piano straordinario richiamato in premessa.
  2. \n
  3. Agli oneri connessi all’attuazione del comma 4 dell’articolo 2 della presente ordinanza si provvede a carico delle citate risorse stanziate dall’articolo 2, comma 3, lettera b) del decreto-legge n. 140/2023 a valere sulle disponibilità di cui alle lettere b) e c) del paragrafo 3.5 “Risorse economiche per la misura”, del piano straordinario richiamato in premessa, mediante accordi tra il Dipartimento della protezione civile e i Centri di competenza ReLUIS e PLINIVS.
  4. \n
  5. Agli oneri connessi all’attuazione del comma 3 dell’articolo 1 della presente ordinanza si provvede a carico delle citate risorse stanziate dall’articolo 2, comma 3, lettera b) del decreto-legge n. 140/2023 a valere sulle disponibilità di cui alla lettera b) del paragrafo 3.5 “Risorse economiche per la misura”, del piano straordinario richiamato in premessa, mediante accordo tra il Dipartimento della protezione civile e il Centro di competenza ReLUIS.
    \n\t 
  6. \n

ART. 6
(Norme di rinvio)

\n
  1. Per quanto non espressamente previsto in termini procedurali nella presente ordinanza si rinvia al piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, approvato con decreto del Ministro per la protezione civile e del mare 26 febbraio 2024 di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
  2. \n

 

\n

La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

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Roma, 16 marzo 2024

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IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Fabrizio Curcio

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IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

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VISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 recante “Codice della protezione civile”;

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VISTO il decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti, 17 gennaio 2018 emanato di concerto con il Ministro dell’interno e con il Capo del Dipartimento della protezione civile, con il quale è stato aggiornato il testo delle norme tecniche per le costruzioni;

\r\n\r\n

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2004 recante «Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile»;

\r\n\r\n

VISTO, in particolare, il punto 3 della suddetta direttiva, che stabilisce i compiti, le funzioni e l'organizzazione della rete dei Centri funzionali per le finalità di protezione civile e dei Centri di competenza;

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VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 9 novembre 2012 recante “Indirizzi operativi per assicurare l’unitaria partecipazione delle Organizzazioni di Volontariato alle attività di protezione civile”;

\r\n\r\n

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 luglio 2014 recante “Istituzione del Nucleo Tecnico Nazionale (NTN) per il rilievo del danno e la valutazione di agibilità nell'emergenza post-sismica e approvazione dell'aggiornamento del modello per il rilevamento dei danni, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell'emergenza post-sismica e del relativo manuale di compilazione”;

\r\n\r\n

VISTE le Indicazioni operative del Dipartimento della protezione civile prot. 57046 del 29 ottobre 2020, per la formazione dei tecnici della pubblica amministrazione, delle Organizzazioni di Volontariato e professionisti iscritti agli albi di ordini e collegi, nell’ambito della “Valutazione dell’impatto, censimento dei danni e rilievo dell’agibilità post-sisma sulle strutture pubbliche e private e sugli edifici di interesse culturale”;

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VISTE le Indicazioni operative del Dipartimento della protezione civile prot. 7761 del 12 febbraio 2021, per il raccordo e il coordinamento delle attività di sopralluogo tecnico, nell’ambito della “Valutazione dell’impatto, censimento dei danni e rilievo dell’agibilità post-sisma sulle strutture pubbliche e private e sugli edifici di interesse culturale”;

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VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 settembre 2012, recante la definizione dei principi per l’individuazione e il funzionamento dei Centri di competenza;

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VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio del 2014, recante “Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico”;

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VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 8 febbraio 2023 recante “Composizione e modalità di funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1”;

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VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 31 agosto 2023 recante “Nomina dei componenti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, in attuazione dell’articolo 2, comma 5 del decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 8 febbraio 2023”;

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VISTO il decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2023, n. 183, recante “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei”, che prevede misure urgenti per fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della Città metropolitana di Napoli;

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VISTO  l’articolo 2 del citato decreto-legge n. 140/2023 che, nel prevedere la predisposizione e attuazione di un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico -  da approvarsi con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Presidente della Regione Campania e sentiti la Città metropolitana di Napoli e i Sindaci dei comuni interessati, sulla base di una proposta tecnica formulata dal Dipartimento della protezione civile -  dispone che lo stesso sia composto da: a) uno studio di microzonazione sismica; b) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata, finalizzata all'individuazione di idonee misure di mitigazione e alla stima del relativo fabbisogno finanziario; c) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia pubblica e, all'esito, un primo piano di misure per la relativa mitigazione, con apposito cronoprogramma, per la cui esecuzione possono essere attivati accordi con i competenti ordini professionali al fine di assicurare tempi certi, omogeneità e celerità dell'attuazione. Nel piano sono altresì disciplinate le modalità di monitoraggio e di revoca in caso di mancato rispetto dei relativi cronoprogrammi; d) un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture;

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VISTO il piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, approvato il 26 febbraio 2024, con decreto del Ministro per la protezione civile e le Politiche del mare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;

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VISTO l’articolo 2, comma 3, del citato decreto-legge n. 140 del 2023 che prevede che, all'interno della zona di intervento il piano straordinario sia realizzato, con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera b), mediante procedure semplificate che non hanno il valore di verifica sismica ai sensi delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 17 gennaio 2018, individuate dal Capo del Dipartimento della protezione civile, con apposita ordinanza, d’intesa con la Regione Campania, con efficacia dalla data di adozione, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'Unione europea, nel limite massimo di 3,5 milioni di euro per l'anno 2023;

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CONSIDERATO che, con riferimento alle attività di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b) – analisi di vulnerabilità dell’edilizia privata – del decreto-legge n.140 del 2023, il suddetto piano straordinario ha previsto al paragrafo 3.5, lettera a), che l’importo pari a 1.835.000,00 euro, assegnato al Dipartimento della protezione civile, sia da questo utilizzato per i rimborsi relativi ai tecnici rilevatori e per la stipula di specifici accordi con ordini e collegi professionali e/o con strutture di coordinamento tra i medesimi secondo le procedure semplificate che saranno riportate nell’ordinanza prevista ai sensi dell’articolo 2 comma 3 lettera b) del decreto-legge 140 del 2023, e ulteriori oneri connessi alle attività della presente misura;

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CONSIDERATO che il Dipartimento della protezione civile dispone di strumenti schedografici di analisi già consolidati e condivisi con la comunità scientifica, sviluppati nell’ambito degli accordi del medesimo Dipartimento con i Centri di competenza che operano nell’ambito del rischio sismico e vulcanico;

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CONSIDERATO che  il Dipartimento della protezione civile dispone altresì di consolidati modelli organizzativi e di procedure tecniche per la valutazione, la rilevazione e la classificazione degli effetti degli eventi sulle opere e sulle infrastrutture pubbliche e private, dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio edilizio e che tali modelli organizzativi e procedure ben si adattano alla campagna di sopralluoghi tecnici necessari per dare attuazione all’articolo 2 del decreto-legge n. 140 del 2023, per quanto attiene all’analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata;

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ATTESA la necessità di procedere con urgenza all’attività di valutazione della vulnerabilità speditiva del patrimonio edilizio privato ordinario, prevalentemente destinato ad abitazione e/o a servizi, che consenta, rispetto ad un piano di verifiche condotto ai sensi delle Norme Tecniche delle Costruzioni 2018, di ottimizzare i tempi e le risorse economiche necessarie per consentire la celere individuazione di idonee misure di mitigazione sul costruito e la stima del relativo fabbisogno finanziario di cui al citato articolo 2, comma 1, lettera b) del decreto legge n. 140 del 2023;

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TENUTO CONTO che gli strumenti schedografici PLINIVS, CARTIS e CARTIS-edificio, messi a punto, rispettivamente, nell’ambito delle convenzioni con il Dipartimento della protezione civile dal Centro studi per l’ingegneria idrogeologica vulcanica e sismica del centro interdipartimentale di ricerca - laboratorio di urbanistica e pianificazione territoriale - dell’Università Federico II di Napoli (PLINIVS-LUPT) e dalla Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica e strutturale (Consorzio Interuniversitario ReLUIS), così come i criteri e le modalità proposti per il loro impiego, sono stati ritenuti adeguati dal Settore Rischio Sismico della Commissione Grandi Rischi di cui all’articolo 20 del decreto legislativo n.  1 del 2018, nella seduta del 2 novembre 2023, al fine di dare attuazione all’articolo 2 del decreto-legge n. 140 del 2023, per quanto attiene l’analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata; 

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TENUTO CONTO che il Dipartimento della protezione civile, ai fini di dare attuazione all’articolo 2, comma 2 del decreto-legge n. 140 del 2023, ha proceduto ad una prima delimitazione della zona di intervento relativa all’attuazione del piano di cui all’articolo 2 del medesimo decreto e che quest’ultima è stata approvata dalla Commissione Grandi Rischi di cui all’articolo 20 del decreto legislativo n.  1 del 2018, nella seduta congiunta dei settori Sismico e Vulcanico del 3 novembre 2023;

\r\n\r\n

ATTESO che la perimetrazione di tale area di intervento, basata su parametri fisici e scientifici, è stata successivamente ridefinita e regolarizzata, anche in base ai confini amministrativi, da parte dei medesimi Comuni interessati e della Città metropolitana di Napoli, in raccordo con la Regione Campania e il Dipartimento della protezione civile ed è stata trasmessa dalla citata Città Metropolitana con nota acquisita al protocollo dipartimentale al n. 66862 del 27 dicembre 2023;

\r\n\r\n

CONSIDERATO che la suddetta area include parte dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli (In particolare, con riferimento al Comune di Napoli, il Quartiere di Bagnoli all’interno della municipalità di Fuorigrotta-Bagnoli e porzione delle municipalità di Soccavo/Pianura e di Posillipo);     

\r\n\r\n

VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 8 novembre 2023 istitutivo della Struttura temporanea di supporto al Dipartimento della protezione civile ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 140 del 2023;

\r\n\r\n

 D’INTESA con la Regione Campania;

\r\n\r\n

 

\r\n\r\n

DISPONE

\r\n\r\n

ART. 1
\r\n(Attività di sopralluogo e utilizzo schede di analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata e zona di intervento)

\r\n\r\n
    \r\n\t
  1. Al fine dello svolgimento delle analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b) del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2023, n. 183, il Dipartimento della protezione civile coordina, con il concorso della Regione Campania ed il supporto dei comuni interessati, le attività relative alla gestione dei sopralluoghi, ivi incluso il supporto operativo tecnico-amministrativo, individuate nelle due fasi, riportate nel Capitolo 3 del piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone direttamente interessate dal fenomeno bradisismico citato in premessa: (i) ricognizione preliminare delle caratteristiche edilizie strutturali, classificazione di vulnerabilità speditiva, ed individuazione delle aree da sottoporre ad approfondimenti conoscitivi (scheda PLINVS); (iv) ricognizione di dettaglio delle caratteristiche edilizie e costruttive (scheda CARTIS-edificio).
  2. \r\n\t
  3. Per le attività di sopralluogo di cui al comma 1, sono utilizzate, in coerenza con quanto previsto dal piano straordinario di cui in premessa, la scheda PLINIVS, e la scheda CARTIS-edificio, corredate dei relativi manuali e/o indicazioni compilative, riportate nell’allegato A, che costituisce parte integrante della presente ordinanza.
  4. \r\n\t
  5. L’esecuzione dei sopralluoghi di cui al comma 1, fase (iv) avviene sulla base della scheda CARTIS di ricognizione areale delle tipologie edilizie e costruttive maggiormente significative (allegato B), la cui redazione sarà a cura del Consorzio ReLUIS.
  6. \r\n\t
  7. Le attività di cui al comma 1 sono effettuate nell’area di intervento individuata dal Dipartimento della protezione civile e ridefinita e regolarizzata  anche in base ai confini amministrativi, da parte dei medesimi Comuni interessati e della Città metropolitana di Napoli, in raccordo con la Regione Campania e il Dipartimento della protezione civile, di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto-legge n. 140 del 2023, riportata nel Capitolo 1 (Finalità del piano e ambito di applicazione) del piano straordinario citato in premessa.
  8. \r\n
\r\n\r\n

 

\r\n\r\n

ART. 2
\r\n(Tecnici rilevatori coinvolti nei sopralluoghi)

\r\n\r\n
    \r\n\t
  1. L’esecuzione dei sopralluoghi di cui all’articolo 1 e il relativo supporto operativo avvengono prioritariamente attraverso l’utilizzo di tecnici abilitati ai sensi del DPCM 8 luglio 2014 e formati ai sensi di quanto previsto dall’articolo 4, comma 1, della presente ordinanza, attivati su richiesta del Dipartimento della protezione civile ed individuati: \r\n\r\n\t\r\n\t
  2. \r\n\t
  3. Il Dipartimento della protezione civile, qualora i tecnici abilitati di cui al comma 1 non siano sufficienti a coprire le esigenze di sopralluogo e di supporto operativo, può richiedere anche l’attivazione, secondo le procedure del comma 1, di tecnici non abilitati ai sensi del DPCM 8 luglio 2014 della Pubblica Amministrazione o appartenenti alle Organizzazioni di Volontariato, oppure iscritti agli ordini e ai collegi Professionali della Regione Campania, opportunamente formati secondo quanto previsto dall’articolo 4, comma 1 e 2, della presente ordinanza.
  4. \r\n\t
  5. Qualora il numero dei tecnici di cui ai commi 1 e 2 non sia sufficiente, il Dipartimento della protezione civile può richiedere l’attivazione di tecnici abilitati ai sensi del DPCM 8 luglio 2014 provenienti da altre Regioni e Province autonome e formati ai sensi di quanto previsto dall’art. 4, comma 1, della presente ordinanza, individuati tra:\r\n\t\r\n\t
  6. \r\n\t
  7. Alle attività di sopralluogo e supporto operativo di cui all’articolo 1 concorrono tecnici afferenti ai Centri di competenza ReLUIS e PLINIVS di cui all’articolo 1 comma 2 del decreto-legge n. 140 del 2023, al fine di assicurare il necessario supporto tecnico alle squadre in coerenza con quanto previsto dal Capitolo 3 del piano straordinario citato in premessa.
  8. \r\n\t
  9. I requisiti richiesti ai fini della attivazione dei tecnici di cui al presente articolo sono quelli previsti dal DPCM 8 luglio 2014 e dalle indicazioni operative per la formazione dei tecnici del Dipartimento della protezione civile del 29 ottobre 2020.
  10. \r\n
\r\n\r\n

ART. 3
\r\n(Coperture assicurative, trattamento economico per tecnici rilevatori e per personale coinvolto nelle attività di coordinamento, impiego del Volontariato organizzato di protezione civile)

\r\n\r\n
    \r\n\t
  1. Il Dipartimento della protezione civile, la Regione Campania e le altre Regioni eventualmente attivate per il tramite della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sono autorizzati ad utilizzare specifiche polizze assicurative a copertura degli infortuni, anche già stipulate per altre attività, al fine di garantire idonea copertura al personale impiegato nelle attività di cui all’articolo 1.
  2. \r\n\t
  3. La Struttura Tecnica Nazionale, previa autorizzazione del Dipartimento della protezione civile, provvede a stipulare apposite polizze assicurative per il personale dalla stessa individuato, ivi compresi i liberi professionisti iscritti ai relativi albi di ordini e collegi professionali o associazioni di categoria, e alla successiva rendicontazione delle spese sostenute al Dipartimento della protezione civile che provvederà al relativo rimborso.
  4. \r\n\t
  5. Al personale, civile e militare, in organico alle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 impegnato nelle attività di cui all’articolo 1, è riconosciuto il trattamento di missione, nel rispetto delle procedure stabilite dalle Amministrazioni di appartenenza.
  6. \r\n\t
  7. Ferme restando le misure già previste all’articolo 6, comma 4, del decreto-legge n. 140 del 2023, al personale non dirigenziale, civile e militare, in servizio presso le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1 comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165, direttamente impegnato sul territorio nelle attività di cui all’articolo 1 comma 1, è corrisposta fino al 31 dicembre 2024, in deroga alla contrattazione collettiva nazionale di comparto ed all'articolo 45 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, fermo restando, altresì,  il divieto di cumulo con compensi analoghi eventualmente già previsti dai rispettivi ordinamenti, una speciale indennità omnicomprensiva, con la sola esclusione del trattamento di missione, forfettariamente parametrata su base mensile a 100 ore di straordinario festivo e notturno, determinata con riferimento alla specifica qualifica di appartenenza e ai giorni di effettivo impiego per le esigenze di cui al citato articolo 1, comma 1.
  8. \r\n\t
  9. Al personale non dirigenziale, civile e militare, in servizio presso il Dipartimento della protezione civile, direttamente impegnato in sede per le attività connesse al contesto di cui alla presente ordinanza è riconosciuto, fino al 31 dicembre 2024, il compenso per prestazioni di lavoro straordinario effettivamente rese, oltre i limiti previsti dai rispettivi ordinamenti, entro il limite massimo di cinquanta ore mensili pro-capite.
  10. \r\n\t
  11. La Regione Campania e le altre Regioni coinvolte nelle attività di cui all’articolo 1 provvedono, alla liquidazione delle missioni e delle indennità al personale di cui ai commi 3 e 4 per il tramite delle rispettive Amministrazioni di appartenenza e alla successiva rendicontazione delle spese sostenute, anche dalle altre pubbliche amministrazioni territoriali di competenza, al Dipartimento della protezione civile che provvederà al relativo rimborso. A tal fine, le Regioni possono presentare una motivata richiesta di anticipazione per l’importo massimo pari al 50% delle somme finalizzate allo scopo e potranno richiedere i successivi rimborsi a fronte della rendicontazione di almeno l’80% delle anticipazioni ricevute.
  12. \r\n\t
  13. Per i tecnici attivati dalla Struttura Tecnica Nazionale impegnati nelle attività di sopralluogo e supporto operativo è previsto esclusivamente il rimborso omnicomprensivo di una somma forfettariamente parametrata su base mensile a 170 ore di straordinario festivo e notturno nella misura prevista per la categoria A fascia retributiva F1 del personale dei ruoli del Dipartimento della protezione civile, determinato con riferimento ai giorni di effettivo impiego sul territorio interessato, oltre oneri di legge.
  14. \r\n\t
  15. Ai fini della liquidazione dei rimborsi e delle somme di cui al comma 7, i tecnici impiegati nelle attività di cui all’articolo 1 presentano istanza direttamente alla Struttura Tecnica Nazionale, che provvede alle necessarie verifiche istruttorie e trasmette al Dipartimento della protezione civile l’elenco dei beneficiari e dei relativi importi da liquidare con specifica indicazione delle voci di spesa e del numero dei giorni di effettivo impiego sul territorio. Il Dipartimento della protezione civile, a fronte della presentazione di pertinente e idonea documentazione, provvede a riconoscere le somme dovute alla Struttura Tecnica che effettua i successivi versamenti a favore dei tecnici liberi professionisti impiegati.
  16. \r\n\t
  17. Ai volontari appartenenti alle Organizzazioni di Volontariato impegnati nelle attività di sopralluogo e supporto operativo di cui all’articolo 1, è prevista l’applicazione dei benefici degli articoli 39 e 40 del decreto legislativo n. 1 del 2018, a valere sulle risorse stanziate nel piano straordinario.
  18. \r\n\t
  19. La Regione Campania provvede all’istruttoria delle istanze di rimborso dei benefici di cui al comma 9 per l’impiego delle Organizzazioni di Volontariato organizzato di protezione civile iscritte nell’elenco territoriale della Regione Campania, nel rispetto delle disposizioni contenute nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 24 febbraio 2020, ai fini della successiva rendicontazione al Dipartimento della protezione civile, che provvede al trasferimento delle somme necessarie per la liquidazione dei rimborsi spettanti.
  20. \r\n\t
  21. Il Dipartimento della protezione civile provvede all’istruttoria ed alla liquidazione dei rimborsi dei benefici richiesti ai sensi del comma 9, per gli interventi effettuati dalle Organizzazioni di Volontariato di protezione civile iscritte nell’elenco centrale.
  22. \r\n\t
  23. Le Regioni e le Province autonome intervenute a supporto della Regione Campania con squadre di volontari afferenti ad Organizzazioni di Volontariato di protezione civile iscritte nei rispettivi elenchi territoriali, nel rispetto delle disposizioni contenute nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 24 febbraio 2020, provvedono all'istruttoria per la liquidazione dei rimborsi dei benefici richiesti ai sensi del comma 9. Gli esiti dell'istruttoria sono trasmessi al Dipartimento della protezione civile che provvede al trasferimento, alle Regioni ed alle Province autonome interessate, delle somme necessarie per la liquidazione dei rimborsi spettanti.
  24. \r\n\t
  25. L’impiego dei volontari nelle attività di sopralluogo e supporto operativo di cui all’articolo 1, può essere autorizzato anche in deroga ai limiti temporali di impiego previsti all’articolo 39, comma 3, del decreto legislativo n.1 del 2018.
  26. \r\n
\r\n\r\n

 

\r\n\r\n

ART. 4
\r\n(Formazione dei tecnici)

\r\n\r\n
    \r\n\t
  1. Al fine di garantire l’uniformità nello svolgimento delle attività di sopralluogo cui all’articolo 1, i tecnici rilevatori di cui all’articolo 2 partecipano a corsi di formazione coordinati dal Dipartimento della protezione civile e svolti con il supporto dei Centri di competenza, per la compilazione delle schede di cui all’articolo 1 e per l’utilizzo degli eventuali applicativi informatici disponibili.
  2. \r\n\t
  3. I tecnici rilevatori non abilitati ai sensi del DPCM 8 luglio 2014 di cui all’articolo 2, comma 2, partecipano anche a corsi di formazione, coordinati dal Dipartimento della protezione civile con il supporto della Regione Campania, relativamente al funzionamento del Servizio Nazionale della Protezione Civile e al modello di intervento in emergenza, nonché in materia di responsabilità del tecnico rilevatore in emergenza e delle misure generali e specifiche per la tutela e sicurezza degli operatori.
  4. \r\n
\r\n\r\n

ART. 5
\r\n(Risorse finanziarie)

\r\n\r\n
    \r\n\t
  1. Agli oneri connessi all’attuazione della presente ordinanza, ad eccezione di quanto previsto al comma 3 dell’articolo 1 e al comma 4 dell’articolo 2, si provvede a carico delle risorse stanziate dall’articolo 2, comma 3, lettera b) del decreto-legge n. 140/2023, nel limite massimo di 1.600.000,00 euro a valere sulle disponibilità di cui alla lettera a) del paragrafo 3.5 “Risorse economiche per la misura”, del piano straordinario richiamato in premessa.
  2. \r\n\t
  3. Agli oneri connessi all’attuazione del comma 4 dell’articolo 2 della presente ordinanza si provvede a carico delle citate risorse stanziate dall’articolo 2, comma 3, lettera b) del decreto-legge n. 140/2023 a valere sulle disponibilità di cui alle lettere b) e c) del paragrafo 3.5 “Risorse economiche per la misura”, del piano straordinario richiamato in premessa, mediante accordi tra il Dipartimento della protezione civile e i Centri di competenza ReLUIS e PLINIVS.
  4. \r\n\t
  5. Agli oneri connessi all’attuazione del comma 3 dell’articolo 1 della presente ordinanza si provvede a carico delle citate risorse stanziate dall’articolo 2, comma 3, lettera b) del decreto-legge n. 140/2023 a valere sulle disponibilità di cui alla lettera b) del paragrafo 3.5 “Risorse economiche per la misura”, del piano straordinario richiamato in premessa, mediante accordo tra il Dipartimento della protezione civile e il Centro di competenza ReLUIS.
    \r\n\t 
  6. \r\n
\r\n\r\n

ART. 6
\r\n(Norme di rinvio)

\r\n\r\n
    \r\n\t
  1. Per quanto non espressamente previsto in termini procedurali nella presente ordinanza si rinvia al piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, approvato con decreto del Ministro per la protezione civile e del mare 26 febbraio 2024 di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
  2. \r\n
\r\n\r\n

 

\r\n\r\n

La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

\r\n\r\n

 

\r\n\r\n

Roma, 16 marzo 2024

\r\n\r\n

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
\r\nFabrizio Curcio

\r\n"},"field_abstract":{"processed":"

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 83 del 9 aprile 2024

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Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 83 del 9 aprile 2024

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A Napoli, presso Palazzo Armieri, si svolge il corso rivolto all’Ordine dei giornalisti della Campania organizzato, con l’Ordine, da Regione, Dipartimento della Protezione Civile e Ingv nell’ambito delle attività previste dal Piano di Comunicazione alla popolazione, all’art.3 del DL 140/2023. Il corso ha l’obiettivo di promuovere un’informazione al pubblico corretta e omogenea in merito al rischio vulcanico e al fenomeno bradisismico e alle attività di pianificazione.

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Si riunisce la Commissione Grandi Rischi per una nuova seduta dedicata ai fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei. La riunione ha consentito un confronto con esperti della comunità scientifica internazionale di ambito vulcanologico, in particolare con esperienza specifica sulle eruzioni freatiche. Si conferma il livello di allerta giallo.

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Nei giorni 1 e 2 marzo si è riunita a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, la Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico, per una nuova seduta dedicata ai fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei.

\n

La riunione, dando seguito a quanto deciso nell’incontro del 27 e 28 ottobre scorsi, ha consentito un confronto tecnico-scientifico con esperti della comunità scientifica internazionale di ambito vulcanico, in particolare con esperienza specifica in eruzioni freatiche. Sono intervenuti Nico Fournier del Gns (Nuova Zelanda), Harushisa Nakamichi della Kyoto University (Giappone), Akihiko Terada del Tokyo Institute of Technology (Giappone), Corentin Caudron dell’Université Libre de Bruxelles (Belgio), Patrick Allard dell’Institut de Physique du Globe de Paris (Francia), Chris Newhall,  Larry Mastin e Jake Lowenstern dell’Usgs (United States Geological Survey – Stati Uniti). Tra gli esperti italiani hanno partecipato alla riunione, organizzata da Mauro Rosi e presieduta da Eugenio Coccia, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano-Ingv, Mauro Di Vito, i vulcanologi dell’Ingv Stefano Caliro, Roberto Isaia, Tomaso Esposti Ongaro, Mattia de Micheli Vitturi e Francesco Casu del CNR-IREA . Alla riunione hanno partecipato, inoltre, rappresentanti della struttura di protezione civile della Regione Campania.

\n

Per quanto riguarda la situazione attuale del vulcano Campi Flegrei, dall’analisi illustrata negli interventi degli esperti di Ingv-Ov e CNR-IREA, è emerso che il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione ha tassi in linea con le naturali oscillazioni che la caldera presenta sul lungo periodo. Analogamente, la sismicità e il degassamento permangono sui valori registrati nell’ultimo periodo. In considerazione del fatto che lo stato generale del sistema è complessivamente invariato dal punto di vista geofisico e geochimico, la Commissione non ha rilevato motivazioni per la modifica dell’attuale livello di allerta (giallo), ribadendo comunque, la necessità di proseguire l’attività di comunicazione verso la popolazione e le autorità competenti relativamente agli scenari previsti, alla elevata incertezza previsionale ed alle possibili azioni di mitigazione da mettere in atto.

\n

L’approfondimento con gli esperti internazionali, che si inserisce in un’attività di scambio di esperienze tra chi si occupa di vulcani attivi per migliorare la conoscenza dei meccanismi che caratterizzano i Campi Flegrei, si è focalizzato in particolare sui possibili segnali premonitori che potrebbero precedere eventuali esplosioni freatiche. Allo stato attuale non c’è una univoca interpretazione dei segnali di monitoraggio per la previsione degli eventi eruttivi freatici. Nel record geologico dei Campi Flegrei, gli eventi freatici sono infrequenti e riconducibili alla casistica che vede eventi causati da risalita magmatica superficiale in presenza di sistemi idrotermali. Questo tipo di eventi può essere di scala rilevante, con impatto fino a distanze di 1-3 chilometri. Tale elemento è da approfondire con la comunità scientifica per verificare la possibilità di definire scenari di pericolosità e di impatto da tenere poi in considerazione nella costante attività di aggiornamento della pianificazione di emergenza nel caso in cui il monitoraggio dovesse riconoscere una risalita magmatica.

\n

La Commissione ha rilevato, poi, l’opportunità di continuare a testare metodologie di elaborazione dei dati sismologici utili a valutare variazioni nel tempo delle caratteristiche del mezzo attraversato dalle onde sismiche, allo scopo di evidenziare eventuali processi di accumulo di gas nel sottosuolo, potenzialmente legati all’accadimento di esplosioni freatiche.

\n

Alla luce delle indicazioni fornite dalla Commissione, il Dipartimento della Protezione civile ha chiesto all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e all’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche, nell’ambito del più ampio monitoraggio dello stato dell’attività dei Campi Flegrei, di voler contribuire a possibili approfondimenti delle conoscenze sui fenomeni freatici e a porre massima attenzione ad ogni possibile evidenza associabile a tali dinamiche. Allo stesso modo ha sottolineato l’utilità di definire anche l’eventuale pericolosità relativa al rilascio in atmosfera di gas contenuti nel sistema idrotermale, tenuto conto dell’impatto che tali fenomenologie potrebbero avere su un territorio così densamente urbanizzato.

\n

Prosegue dunque l’attività dell’intero Servizio nazionale della protezione civile, e in particolare della Comunità scientifica guidata dalla Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi, dedicata ad approfondire la conoscenza del vulcano Campi Flegrei e del suo stato, e a mantenere alta l’attenzione per adottare tutte le necessarie misure di prevenzione.

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Nei giorni 1 e 2 marzo si è riunita a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, la Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico, per una nuova seduta dedicata ai fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei.

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La riunione, dando seguito a quanto deciso nell’incontro del 27 e 28 ottobre scorsi, ha consentito un confronto tecnico-scientifico con esperti della comunità scientifica internazionale di ambito vulcanico, in particolare con esperienza specifica in eruzioni freatiche. Sono intervenuti Nico Fournier del Gns (Nuova Zelanda), Harushisa Nakamichi della Kyoto University (Giappone), Akihiko Terada del Tokyo Institute of Technology (Giappone), Corentin Caudron dell’Université Libre de Bruxelles (Belgio), Patrick Allard dell’Institut de Physique du Globe de Paris (Francia), Chris Newhall,  Larry Mastin e Jake Lowenstern dell’Usgs (United States Geological Survey – Stati Uniti). Tra gli esperti italiani hanno partecipato alla riunione, organizzata da Mauro Rosi e presieduta da Eugenio Coccia, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano-Ingv, Mauro Di Vito, i vulcanologi dell’Ingv Stefano Caliro, Roberto Isaia, Tomaso Esposti Ongaro, Mattia de Micheli Vitturi e Francesco Casu del CNR-IREA . Alla riunione hanno partecipato, inoltre, rappresentanti della struttura di protezione civile della Regione Campania.

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Per quanto riguarda la situazione attuale del vulcano Campi Flegrei, dall’analisi illustrata negli interventi degli esperti di Ingv-Ov e CNR-IREA, è emerso che il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione ha tassi in linea con le naturali oscillazioni che la caldera presenta sul lungo periodo. Analogamente, la sismicità e il degassamento permangono sui valori registrati nell’ultimo periodo. In considerazione del fatto che lo stato generale del sistema è complessivamente invariato dal punto di vista geofisico e geochimico, la Commissione non ha rilevato motivazioni per la modifica dell’attuale livello di allerta (giallo), ribadendo comunque, la necessità di proseguire l’attività di comunicazione verso la popolazione e le autorità competenti relativamente agli scenari previsti, alla elevata incertezza previsionale ed alle possibili azioni di mitigazione da mettere in atto.

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L’approfondimento con gli esperti internazionali, che si inserisce in un’attività di scambio di esperienze tra chi si occupa di vulcani attivi per migliorare la conoscenza dei meccanismi che caratterizzano i Campi Flegrei, si è focalizzato in particolare sui possibili segnali premonitori che potrebbero precedere eventuali esplosioni freatiche. Allo stato attuale non c’è una univoca interpretazione dei segnali di monitoraggio per la previsione degli eventi eruttivi freatici. Nel record geologico dei Campi Flegrei, gli eventi freatici sono infrequenti e riconducibili alla casistica che vede eventi causati da risalita magmatica superficiale in presenza di sistemi idrotermali. Questo tipo di eventi può essere di scala rilevante, con impatto fino a distanze di 1-3 chilometri. Tale elemento è da approfondire con la comunità scientifica per verificare la possibilità di definire scenari di pericolosità e di impatto da tenere poi in considerazione nella costante attività di aggiornamento della pianificazione di emergenza nel caso in cui il monitoraggio dovesse riconoscere una risalita magmatica.

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La Commissione ha rilevato, poi, l’opportunità di continuare a testare metodologie di elaborazione dei dati sismologici utili a valutare variazioni nel tempo delle caratteristiche del mezzo attraversato dalle onde sismiche, allo scopo di evidenziare eventuali processi di accumulo di gas nel sottosuolo, potenzialmente legati all’accadimento di esplosioni freatiche.

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Alla luce delle indicazioni fornite dalla Commissione, il Dipartimento della Protezione civile ha chiesto all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e all’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche, nell’ambito del più ampio monitoraggio dello stato dell’attività dei Campi Flegrei, di voler contribuire a possibili approfondimenti delle conoscenze sui fenomeni freatici e a porre massima attenzione ad ogni possibile evidenza associabile a tali dinamiche. Allo stesso modo ha sottolineato l’utilità di definire anche l’eventuale pericolosità relativa al rilascio in atmosfera di gas contenuti nel sistema idrotermale, tenuto conto dell’impatto che tali fenomenologie potrebbero avere su un territorio così densamente urbanizzato.

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Prosegue dunque l’attività dell’intero Servizio nazionale della protezione civile, e in particolare della Comunità scientifica guidata dalla Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi, dedicata ad approfondire la conoscenza del vulcano Campi Flegrei e del suo stato, e a mantenere alta l’attenzione per adottare tutte le necessarie misure di prevenzione.

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Nei giorni 1 e 2 marzo presso il Dipartimento della Protezione Civile

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Nei giorni 1 e 2 marzo presso il Dipartimento della Protezione Civile

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In Prefettura a Napoli si tiene un incontro con il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare per fare il punto sullo stato di attuazione del DL 140/2023 per i Campi Flegrei. All’incontro partecipano: Dipartimento della protezione civile, Regione Campania, Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Comune di Napoli, Città metropolitana di Napoli e i Comuni di Bacoli e Pozzuoli.

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Con Decreto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, è approvato un Piano straordinario, coordinato dal Dipartimento, per l’analisi della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio e della pericolosità locale nelle zone edificate, attraverso un nuovo studio di microzonazione sismica. Le attività dettagliate da tale Piano, previsto all’art.2 del DL 140/2023, interessano la “zona di intervento”.

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IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE
\nDI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

\n

VISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante “Codice della protezione civile”;

\n

VISTO il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 17 gennaio 2018 emanato di concerto con il Ministro dell’interno e con il Capo del Dipartimento della protezione civile, con il quale è stato aggiornato il testo delle norme tecniche per le costruzioni;

\n

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 recante «Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile» e successive modificazioni e integrazioni;

\n

VISTO, in particolare, il punto 3 della suddetta direttiva, che stabilisce i compiti, le funzioni e l'organizzazione della rete dei Centri funzionali per le finalità di protezione civile e dei Centri di competenza;

\n

VISTO il decreto-legge 28 aprile 2009 n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77 e, in particolare, l’articolo 11, con il quale viene istituito un Fondo per la prevenzione del rischio sismico, nonché le ordinanze di protezione civile di attuazione del medesimo Fondo;

\n

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 settembre 2012, recante la definizione dei principi per l’individuazione e il funzionamento dei Centri di competenza e successive modifiche e integrazioni; VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2014, recante “Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico”;

\n

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio 8 luglio 2014 recante “Istituzione del Nucleo Tecnico Nazionale (NTN) per il rilievo del danno e la valutazione di agibilità nell'emergenza post-sismica e approvazione dell'aggiornamento del modello per il rilevamento dei danni, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell'emergenza post-sismica e del relativo manuale di compilazione”;

\n

VISTE le Indicazioni operative del DPC prot. 57046 del 29 ottobre 2020, per la formazione dei tecnici della pubblica amministrazione, delle organizzazioni di volontariato e professionisti iscritti agli albi di ordini e collegi, nell’ambito della “Valutazione dell’impatto, censimento dei danni e rilievo dell’agibilità post-sisma sulle strutture pubbliche e private e sugli edifici di interesse culturale”;

\n

VISTE le Indicazioni operative del DPC prot. 7761 del 12 febbraio 2021, per il raccordo e il coordinamento delle attività di sopralluogo tecnico, nell’ambito della “Valutazione dell’impatto, censimento dei danni e rilievo dell’agibilità post-sisma sulle strutture pubbliche e private e sugli edifici di interesse culturale”.

\n

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 10 novembre 2022, con il quale al Ministro senza portafoglio sen. Nello Musumeci, è stato conferito l’incarico per la protezione civile e le politiche del mare;

\n

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 12 novembre 2022, con il quale sono state delegate al Ministro senza portafoglio sen. Nello Musumeci, le funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri ivi indicate, con particolare riferimento all’articolo 2 concernente la delega di funzioni in materia di protezione civile;

\n

VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 8 febbraio 2023 recante “Composizione e modalità di funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.”;

\n

VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 31 agosto 2023 recante “Nomina dei componenti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, in attuazione dell’articolo 2, comma 5 del decreto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare 8 febbraio 2023.”;

\n

VISTO il decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, recante “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei”, che prevede misure urgenti per fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della Città metropolitana di Napoli;

\n

VISTO l’articolo 2, comma 1 del citato decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, ai sensi del quale il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, anche avvalendosi del Consiglio superiore dei lavori pubblici, coordini il concorso della Regione Campania, della Città metropolitana di Napoli, dei comuni interessati e dei centri di competenza di cui all’articolo 21 del Codice di protezione civile; ai fini della la predisposizione e attuazione di un Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei da approvarsi con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Presidente della regione Campania e sentiti la Città metropolitana di Napoli e i Sindaci dei comuni interessati, sulla base di una proposta tecnica formulata dal Dipartimento della protezione civile;

\n

VISTO il medesimo articolo 2, comma 1 del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, che dispone che il citato Piano straordinario sia finalizzato a: a) uno studio di microzonazione sismica; b) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata, finalizzata all'individuazione di idonee misure di mitigazione e alla stima del relativo fabbisogno finanziario; c) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia pubblica e, all'esito, un primo piano di misure per la relativa mitigazione, con apposito cronoprogramma, per la cui esecuzione possono essere attivati accordi con i competenti ordini professionali al fine di assicurare tempi certi, omogeneità e celerità dell'attuazione e che prevede che nel suddetto siano altresì disciplinate le modalità di monitoraggio e di revoca in caso di mancato rispetto dei relativi cronoprogrammi; d) un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture;

\n

VISTO il medesimo articolo 2, comma 4 del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, che per l’attuazione del citato Piano straordinario il Dipartimento della protezione civile si avvalga di una struttura temporanea di supporto;

\n

VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare dell’8 novembre 2023 istitutivo della Struttura temporanea di supporto al Dipartimento della protezione civile ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140;

\n

TENUTO CONTO della prima delimitazione speditiva della zona di intervento, operata dal Dipartimento della protezione civile, ai sensi dell’articolo 2, comma 2 del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, approvata dalla Commissione Grandi Rischi di cui all’articolo 20 del decreto legislativo n. 1 del 2018, nella seduta congiunta dei settori Sismico e Vulcanico del 3 novembre 2023;

\n

ATTESO che la perimetrazione di tale area di intervento, basata su parametri fisici e scientifici, è stata successivamente ridefinita e regolarizzata, anche in base ai confini amministrativi, da parte dei medesimi Comuni interessati e della Città metropolitana di Napoli, in raccordo con la Regione Campania e il Dipartimento della protezione civile ed è stata trasmessa dalla citata Città metropolitana con nota acquisita al protocollo dipartimentale al n. 66862 del 27 dicembre 2023;

\n

CONSIDERATO che la suddetta area include parte dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli (in particolare, con riferimento al Comune di Napoli, il Quartiere di Bagnoli all’interno della municipalità di Fuorigrotta-Bagnoli e porzione delle municipalità di Soccavo/Pianura e di Posillipo);

\n

ATTESA la necessità di procedere all’approvazione del Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nella suddetta area dei Campi Flegrei;

\n

ATTESA la necessità di non creare disomogeneità di trattamento tra cittadini residenti in immobili ad uso residenziale di proprietà privata e cittadini residenti in immobili ad uso residenziale di proprietà pubblica, e di far rientrare, d’intesa con la Regione Campania, all’interno delle attività di analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b) del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, anche gli edifici residenziali afferenti all’ACER (Agenzia Campana per l’edilizia residenziale);

\n

TENUTO CONTO che il Dipartimento della protezione civile, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, primo capoverso, ha acquisito da parte dei soggetti di cui al comma 1 dell’articolo 2, con numero di protocollo dipartimentale 67221 del 28 dicembre 2023, le informazioni ad oggi disponibili sugli edifici di proprietà pubblica censiti all’interno della zona di intervento, in merito agli interventi e alle opere in corso o già attuati, nonché ai finanziamenti a valere sulle risorse pubbliche per tali finalità;

\n

TENUTO CONTO che l’articolo 2, comma 3, del citato decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera b), prevede che il piano straordinario sia realizzato mediante procedure semplificate che non hanno il valore di verifica sismica ai sensi delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 17 gennaio 2018, individuate dal Capo del Dipartimento della protezione civile, con apposita ordinanza, d’intesa con la Regione Campania, con efficacia dalla data di adozione, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'Unione europea;

\n

TENUTO CONTO del contributo fornito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e dai centri di competenza indicati al comma 1 dell’articolo 2 del citato decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, per la predisposizione del piano di cui trattasi;

\n

VISTA la nota della Città metropolitana di Napoli del 2 gennaio 2024, con la quale l’Ente comunica di non avere osservazioni relativamente alla proposta del piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei;

\n

VISTA la nota del Comune di Pozzuoli del 2 gennaio 2024, con la quale sono state trasmesse le osservazioni relativamente alla proposta del piano straordinario di cui trattasi;

\n

VISTA la comunicazione del Comune di Napoli acquisita dal Dipartimento della protezione civile in data 2 gennaio 2024, con la quale sono state trasmesse le osservazioni relativamente alla proposta del Piano straordinario di cui trattasi

\n

VISTE le note del 3 gennaio 2024 con la quale il Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso la proposta di Piano straordinario di cui trattasi alla Regione Campania, ai Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli; nonché alla Città metropolitana di Napoli;

\n

ACQUISITA l’intesa del Presidente della Regione Campania in data 5 gennaio 2024;

\n

DI CONCERTO con il Ministro dell’economia e delle finanze;

\n

DECRETA

\n

ART. 1
\n(Approvazione del Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei)

\n
  1.  Ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2023, n.183, è approvato il Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei riportato nell’allegato 1 che forma parte integrante del presente decreto.
  2. \n

ART. 2
\n(Attuazione del Piano straordinario)

\n
  1. All’attuazione del Piano straordinario in allegato 1 al presente decreto provvede il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, anche avvalendosi del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, coordina il concorso della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli, dei Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, dei centri di competenza individuati dall’articolo2, comma 1, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, e degli altri soggetti responsabili delle linee di attività specificati nel Piano medesimo.
  2. \n

ART. 3
\n(Aspetti finanziari)

\n
  1.  All’attuazione del presente Piano si provvede nei limiti delle risorse previste allo scopo a legislazione vigente, ivi incluse quelle di cui all’articolo 2 del decreto legge n.140/2023, convertito in legge n. 183/2023.
  2. \n
  3. Ferme restando e nei limiti delle assegnazioni massime dettate per le singole finalità di cui all’articolo 2, comma 3, del citato decreto-legge n. 140/2023, il Dipartimento della protezione civile è autorizzato a rimodulare le somme destinate alle specifiche misure di dettaglio individuate nel Piano sulla base delle effettive necessità.
  4. \n

Il presente decreto sarà trasmesso agli organi di controllo per la registrazione e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

\n

Roma, 26 febbraio 2024

\n

IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE
\nNello Musumeci

\n

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
\nGiancarlo Giorgetti

\n","value":"

IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE
\r\nDI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

\r\n\r\n

VISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante “Codice della protezione civile”;

\r\n\r\n

VISTO il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 17 gennaio 2018 emanato di concerto con il Ministro dell’interno e con il Capo del Dipartimento della protezione civile, con il quale è stato aggiornato il testo delle norme tecniche per le costruzioni;

\r\n\r\n

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 recante «Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile» e successive modificazioni e integrazioni;

\r\n\r\n

VISTO, in particolare, il punto 3 della suddetta direttiva, che stabilisce i compiti, le funzioni e l'organizzazione della rete dei Centri funzionali per le finalità di protezione civile e dei Centri di competenza;

\r\n\r\n

VISTO il decreto-legge 28 aprile 2009 n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77 e, in particolare, l’articolo 11, con il quale viene istituito un Fondo per la prevenzione del rischio sismico, nonché le ordinanze di protezione civile di attuazione del medesimo Fondo;

\r\n\r\n

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 settembre 2012, recante la definizione dei principi per l’individuazione e il funzionamento dei Centri di competenza e successive modifiche e integrazioni; VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2014, recante “Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico”;

\r\n\r\n

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio 8 luglio 2014 recante “Istituzione del Nucleo Tecnico Nazionale (NTN) per il rilievo del danno e la valutazione di agibilità nell'emergenza post-sismica e approvazione dell'aggiornamento del modello per il rilevamento dei danni, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell'emergenza post-sismica e del relativo manuale di compilazione”;

\r\n\r\n

VISTE le Indicazioni operative del DPC prot. 57046 del 29 ottobre 2020, per la formazione dei tecnici della pubblica amministrazione, delle organizzazioni di volontariato e professionisti iscritti agli albi di ordini e collegi, nell’ambito della “Valutazione dell’impatto, censimento dei danni e rilievo dell’agibilità post-sisma sulle strutture pubbliche e private e sugli edifici di interesse culturale”;

\r\n\r\n

VISTE le Indicazioni operative del DPC prot. 7761 del 12 febbraio 2021, per il raccordo e il coordinamento delle attività di sopralluogo tecnico, nell’ambito della “Valutazione dell’impatto, censimento dei danni e rilievo dell’agibilità post-sisma sulle strutture pubbliche e private e sugli edifici di interesse culturale”.

\r\n\r\n

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 10 novembre 2022, con il quale al Ministro senza portafoglio sen. Nello Musumeci, è stato conferito l’incarico per la protezione civile e le politiche del mare;

\r\n\r\n

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 12 novembre 2022, con il quale sono state delegate al Ministro senza portafoglio sen. Nello Musumeci, le funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri ivi indicate, con particolare riferimento all’articolo 2 concernente la delega di funzioni in materia di protezione civile;

\r\n\r\n

VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 8 febbraio 2023 recante “Composizione e modalità di funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.”;

\r\n\r\n

VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 31 agosto 2023 recante “Nomina dei componenti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, in attuazione dell’articolo 2, comma 5 del decreto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare 8 febbraio 2023.”;

\r\n\r\n

VISTO il decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, recante “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei”, che prevede misure urgenti per fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della Città metropolitana di Napoli;

\r\n\r\n

VISTO l’articolo 2, comma 1 del citato decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, ai sensi del quale il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, anche avvalendosi del Consiglio superiore dei lavori pubblici, coordini il concorso della Regione Campania, della Città metropolitana di Napoli, dei comuni interessati e dei centri di competenza di cui all’articolo 21 del Codice di protezione civile; ai fini della la predisposizione e attuazione di un Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei da approvarsi con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Presidente della regione Campania e sentiti la Città metropolitana di Napoli e i Sindaci dei comuni interessati, sulla base di una proposta tecnica formulata dal Dipartimento della protezione civile;

\r\n\r\n

VISTO il medesimo articolo 2, comma 1 del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, che dispone che il citato Piano straordinario sia finalizzato a: a) uno studio di microzonazione sismica; b) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata, finalizzata all'individuazione di idonee misure di mitigazione e alla stima del relativo fabbisogno finanziario; c) un'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia pubblica e, all'esito, un primo piano di misure per la relativa mitigazione, con apposito cronoprogramma, per la cui esecuzione possono essere attivati accordi con i competenti ordini professionali al fine di assicurare tempi certi, omogeneità e celerità dell'attuazione e che prevede che nel suddetto siano altresì disciplinate le modalità di monitoraggio e di revoca in caso di mancato rispetto dei relativi cronoprogrammi; d) un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture;

\r\n\r\n

VISTO il medesimo articolo 2, comma 4 del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, che per l’attuazione del citato Piano straordinario il Dipartimento della protezione civile si avvalga di una struttura temporanea di supporto;

\r\n\r\n

VISTO il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare dell’8 novembre 2023 istitutivo della Struttura temporanea di supporto al Dipartimento della protezione civile ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140;

\r\n\r\n

TENUTO CONTO della prima delimitazione speditiva della zona di intervento, operata dal Dipartimento della protezione civile, ai sensi dell’articolo 2, comma 2 del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, approvata dalla Commissione Grandi Rischi di cui all’articolo 20 del decreto legislativo n. 1 del 2018, nella seduta congiunta dei settori Sismico e Vulcanico del 3 novembre 2023;

\r\n\r\n

ATTESO che la perimetrazione di tale area di intervento, basata su parametri fisici e scientifici, è stata successivamente ridefinita e regolarizzata, anche in base ai confini amministrativi, da parte dei medesimi Comuni interessati e della Città metropolitana di Napoli, in raccordo con la Regione Campania e il Dipartimento della protezione civile ed è stata trasmessa dalla citata Città metropolitana con nota acquisita al protocollo dipartimentale al n. 66862 del 27 dicembre 2023;

\r\n\r\n

CONSIDERATO che la suddetta area include parte dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli (in particolare, con riferimento al Comune di Napoli, il Quartiere di Bagnoli all’interno della municipalità di Fuorigrotta-Bagnoli e porzione delle municipalità di Soccavo/Pianura e di Posillipo);

\r\n\r\n

ATTESA la necessità di procedere all’approvazione del Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nella suddetta area dei Campi Flegrei;

\r\n\r\n

ATTESA la necessità di non creare disomogeneità di trattamento tra cittadini residenti in immobili ad uso residenziale di proprietà privata e cittadini residenti in immobili ad uso residenziale di proprietà pubblica, e di far rientrare, d’intesa con la Regione Campania, all’interno delle attività di analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b) del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, anche gli edifici residenziali afferenti all’ACER (Agenzia Campana per l’edilizia residenziale);

\r\n\r\n

TENUTO CONTO che il Dipartimento della protezione civile, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, primo capoverso, ha acquisito da parte dei soggetti di cui al comma 1 dell’articolo 2, con numero di protocollo dipartimentale 67221 del 28 dicembre 2023, le informazioni ad oggi disponibili sugli edifici di proprietà pubblica censiti all’interno della zona di intervento, in merito agli interventi e alle opere in corso o già attuati, nonché ai finanziamenti a valere sulle risorse pubbliche per tali finalità;

\r\n\r\n

TENUTO CONTO che l’articolo 2, comma 3, del citato decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera b), prevede che il piano straordinario sia realizzato mediante procedure semplificate che non hanno il valore di verifica sismica ai sensi delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 17 gennaio 2018, individuate dal Capo del Dipartimento della protezione civile, con apposita ordinanza, d’intesa con la Regione Campania, con efficacia dalla data di adozione, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'Unione europea;

\r\n\r\n

TENUTO CONTO del contributo fornito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e dai centri di competenza indicati al comma 1 dell’articolo 2 del citato decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, per la predisposizione del piano di cui trattasi;

\r\n\r\n

VISTA la nota della Città metropolitana di Napoli del 2 gennaio 2024, con la quale l’Ente comunica di non avere osservazioni relativamente alla proposta del piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei;

\r\n\r\n

VISTA la nota del Comune di Pozzuoli del 2 gennaio 2024, con la quale sono state trasmesse le osservazioni relativamente alla proposta del piano straordinario di cui trattasi;

\r\n\r\n

VISTA la comunicazione del Comune di Napoli acquisita dal Dipartimento della protezione civile in data 2 gennaio 2024, con la quale sono state trasmesse le osservazioni relativamente alla proposta del Piano straordinario di cui trattasi

\r\n\r\n

VISTE le note del 3 gennaio 2024 con la quale il Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso la proposta di Piano straordinario di cui trattasi alla Regione Campania, ai Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli; nonché alla Città metropolitana di Napoli;

\r\n\r\n

ACQUISITA l’intesa del Presidente della Regione Campania in data 5 gennaio 2024;

\r\n\r\n

DI CONCERTO con il Ministro dell’economia e delle finanze;

\r\n\r\n

DECRETA

\r\n\r\n

ART. 1
\r\n(Approvazione del Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei)

\r\n\r\n
    \r\n\t
  1.  Ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2023, n.183, è approvato il Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei riportato nell’allegato 1 che forma parte integrante del presente decreto.
  2. \r\n
\r\n\r\n

ART. 2
\r\n(Attuazione del Piano straordinario)

\r\n\r\n
    \r\n\t
  1. All’attuazione del Piano straordinario in allegato 1 al presente decreto provvede il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, anche avvalendosi del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, coordina il concorso della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli, dei Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, dei centri di competenza individuati dall’articolo2, comma 1, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, e degli altri soggetti responsabili delle linee di attività specificati nel Piano medesimo.
  2. \r\n
\r\n\r\n

ART. 3
\r\n(Aspetti finanziari)

\r\n\r\n
    \r\n\t
  1.  All’attuazione del presente Piano si provvede nei limiti delle risorse previste allo scopo a legislazione vigente, ivi incluse quelle di cui all’articolo 2 del decreto legge n.140/2023, convertito in legge n. 183/2023.
  2. \r\n\t
  3. Ferme restando e nei limiti delle assegnazioni massime dettate per le singole finalità di cui all’articolo 2, comma 3, del citato decreto-legge n. 140/2023, il Dipartimento della protezione civile è autorizzato a rimodulare le somme destinate alle specifiche misure di dettaglio individuate nel Piano sulla base delle effettive necessità.
  4. \r\n
\r\n\r\n

Il presente decreto sarà trasmesso agli organi di controllo per la registrazione e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

\r\n\r\n

Roma, 26 febbraio 2024

\r\n\r\n

IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE
\r\nNello Musumeci

\r\n\r\n

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
\r\nGiancarlo Giorgetti

\r\n"},"field_abstract":{"processed":"

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 17 aprile 2024

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Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 17 aprile 2024

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Come previsto dall’art. 5 del DL 140/2023, Regione Campania coordina, in raccordo con i Comuni interessati, le attività di verifica e individuazione delle criticità su infrastrutture di trasporto e altri servizi essenziali anche per supportare l'aggiornamento della pianificazione per il bradisismo. Le misure con Delibera della Giunta Regionale n.7.

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Sui siti web di Dipartimento e Regione Campania, in attuazione di quanto previsto nel Piano di comunicazione alla popolazione, viene messa online una sezione dedicata al fenomeno bradisismico in area flegrea e alla crisi bradisismica in atto. I testi sono stati redatti congiuntamente, con il contributo dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e del Centro Studi PLINIVS di Napoli.

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I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva caratterizzata dal fenomeno del \"bradisismo\": una deformazione del suolo che comporta fasi di lento abbassamento, alternate a fasi di sollevamento più rapido, queste ultime accompagnate generalmente da terremoti superficiali e di bassa magnitudo.

\n

Nel 2005 è iniziata una nuova fase di sollevamento della caldera, ancora in atto. Dal 2023 si è registrato un graduale incremento nella frequenza dei terremoti. La sequenza è culminata con gli eventi del 27 settembre e del 2 ottobre che hanno avuto rispettivamente magnitudo di 4.2 e 4.0.

\n

Per rispondere alla crisi bradisismica in atto sono state potenziate le attività di monitoraggio del vulcano e, più in generale, sono state rafforzate le azioni di prevenzione del Sistema di protezione civile. In particolare, il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023 ha previsto misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei.

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Mappa Pianificazione speditiva Campi Flegrei

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I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva caratterizzata dal fenomeno del \"bradisismo\": una deformazione del suolo che comporta fasi di lento abbassamento, alternate a fasi di sollevamento più rapido, queste ultime accompagnate generalmente da terremoti superficiali e di bassa magnitudo.

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Nel 2005 è iniziata una nuova fase di sollevamento della caldera, ancora in atto. Dal 2023 si è registrato un graduale incremento nella frequenza dei terremoti. La sequenza è culminata con gli eventi del 27 settembre e del 2 ottobre che hanno avuto rispettivamente magnitudo di 4.2 e 4.0.

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Per rispondere alla crisi bradisismica in atto sono state potenziate le attività di monitoraggio del vulcano e, più in generale, sono state rafforzate le azioni di prevenzione del Sistema di protezione civile. In particolare, il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023 ha previsto misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei.

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Mappa Pianificazione speditiva Campi Flegrei

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La Commissione Grandi Rischi apprezza il lavoro condotto dall’INGV per rafforzare e implementare il sistema di monitoraggio. Dall’analisi dei dati presentati dai Centri di competenza, il fenomeno bradisismico viene valutato ancora in corso, nonostante il rallentamento osservato negli ultimi mesi. Al termine della riunione viene confermato il livello di allerta giallo.

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Prevista dall’art. 4 del DL 140/2023, tale pianificazione nasce dall’esigenza di definire una specifica strategia e delle procedure operative per rispondere agli effetti e alle possibili conseguenze del bradisismo. È predisposta dal Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la Regione Campania, con la Prefettura – UTG di Napoli e con gli enti e le amministrazioni territoriali interessati, sulla base delle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza.

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Il Piano speditivo di emergenza, previsto dall’art. 4 del decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023, è elaborato dal Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la Regione Campania, con la Prefettura – UTG di Napoli e con gli enti e le amministrazioni territoriali interessati, sulla base dei piani di protezione civile comunali e nazionale e delle conoscenze sulla pericolosità sviluppate dai Centri di Competenza che operano nell’area dei Campi Flegrei.

\n

Obiettivo della pianificazione speditiva di emergenza è la definizione di una specifica strategia e di procedure operative per rispondere agli effetti del bradisismo.

\n

Il Dipartimento della protezione civile, d'intesa con la regione Campania, con il coinvolgimento della Città metropolitana e della Prefettura di Napoli, e dei Comuni interessati, promuove attività esercitative per testare le misure previste dal Piano, in particolare tenendo conto della ricognizione dei luoghi in cui vivono le persone con disabilità.

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Il Piano speditivo di emergenza, previsto dall’art. 4 del decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023, è elaborato dal Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la Regione Campania, con la Prefettura – UTG di Napoli e con gli enti e le amministrazioni territoriali interessati, sulla base dei piani di protezione civile comunali e nazionale e delle conoscenze sulla pericolosità sviluppate dai Centri di Competenza che operano nell’area dei Campi Flegrei.

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Obiettivo della pianificazione speditiva di emergenza è la definizione di una specifica strategia e di procedure operative per rispondere agli effetti del bradisismo.

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Il Dipartimento della protezione civile, d'intesa con la regione Campania, con il coinvolgimento della Città metropolitana e della Prefettura di Napoli, e dei Comuni interessati, promuove attività esercitative per testare le misure previste dal Piano, in particolare tenendo conto della ricognizione dei luoghi in cui vivono le persone con disabilità.

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Il DL 140/2023 “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei” viene convertito nella Legge 183.

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Tra le misure urgenti, il DL 140/2023 prevede all’art.3 la realizzazione di un Piano di comunicazione alla popolazione con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei rischi, la pianificazione di protezione civile e i comportamenti corretti da adottare nelle aree interessate, con un’attenzione particolare alle persone con disabilità. La Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento, coordina tale piano, anche avvalendosi dei Centri di competenza.

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Per fornire una risposta organica alla crisi bradisismica in atto, con misure di prevenzione sia strutturali sia non strutturali, il Governo ha approvato il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023, “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”, successivamente convertito nella legge n. 183 del 7 dicembre 2023. 

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Il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023. Il provvedimento definisce le azioni principali che il Sistema della protezione civile deve mettere in campo per rispondere efficacemente a una situazione di rischio complessa come quella che caratterizza l’area dei Campi Flegrei. L’analisi della vulnerabilità delle zone edificate; l’elaborazione di un piano speditivo di emergenza dedicato al bradisismo; la definizione di un piano di comunicazione alla popolazione; la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali: sono queste le principali linee di attività in cui sono impegnati il Dipartimento della protezione civile, la Regione Campania e i Centri di Competenza con maggiore preparazione tecnica ed esperienza in questo ambito nel nostro Paese, ovvero l’INGV-OV, il Centro PLINIVS-LUPT, il Consorzio Interuniversitario Reluis, Eucentre, il CNR-IREA e il CNR-IGAG, operando in stretto raccordo con i Comuni interessati e la città metropolitana di Napoli. Inoltre, il decreto-legge prevede il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile. 

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Il Piano di analisi della vulnerabilità delle zone edificate. Con Decreto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare del 26 febbraio 2024, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, è stato approvato un piano straordinario, coordinato dal Dipartimento, per l’analisi della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio e della pericolosità locale nelle zone edificate, attraverso un nuovo studio di microzonazione sismica. Le attività previste da tale Piano interessano la zona di intervento, individuata nell'ambito della pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo.

\n

Tali azioni sono finalizzate a supportare le strategie di riqualificazione sismica e a individuare le priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico. In questo ambito, è previsto anche un programma di potenziamento del monitoraggio sismico e delle strutture, attraverso l’integrazione delle reti gestite dall'Ingv-Osservatorio Vesuviano e dal Dipartimento della protezione civile.

\n

Il Piano di comunicazione alla popolazione. Tra le misure urgenti il decreto-legge prevede la realizzazione di un Piano di comunicazione alla popolazione, coordinato dalla Regione Campania, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei rischi, la pianificazione di protezione civile e i comportamenti corretti da adottare nelle aree interessate, con una attenzione particolare alle persone con disabilità.

\n

In particolare, il Piano si articola in macro-attività che prevedono: la realizzazione di campagne di comunicazione di sensibilizzazione e di servizio; il potenziamento e l'armonizzazione dei siti web istituzionali; lo sviluppo di una app regionale per il cittadino; l'organizzazione di incontri periodici con la popolazione e di iniziative rivolte agli istituti scolastici e alle Università delle aree interessate dal fenomeno bradisismico; la programmazione di iniziative culturali e promosse dal terzo settore; il supporto agli sportelli informativi dei comuni interessati; l'organizzazione di open day delle strutture pubbliche; la realizzazione di attività di formazione rivolta a giornalisti, volontari, dirigenti scolatici, dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici, inclusi quelli dei comuni interessati; la progettazione, realizzazione e installazione di cartelli multilingua. 

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Il Piano è stato approvato con la delibera n.679 dalla Giunta della Regione Campania il 23 novembre 2023 ed è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 86 del 04 dicembre 2023.

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La Pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo. Prevista dall’art. 4 del DL 140, tale pianificazione nasce dall’esigenza di definire una specifica strategia e delle procedure operative per rispondere agli effetti e alle possibili conseguenze del bradisismo.

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È predisposta dal Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la Regione Campania, con la Prefettura – UTG di Napoli e con gli enti e le amministrazioni territoriali interessati, sulla base dei piani di protezione civile territoriali e nazionale e delle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza. 

\n

La verifica delle infrastrutture di trasporto e dei servizi essenziali. La Regione Campania coordina inoltre, in raccordo con i Comuni interessati, le attività di verifica e individuazione delle criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali e per supportare l'aggiornamento della pianificazione per il bradisismo. Con Delibera della Giunta Regionale n.7 del 10 gennaio 2024 sono state approvate le \"Misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali\".

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Per fornire una risposta organica alla crisi bradisismica in atto, con misure di prevenzione sia strutturali sia non strutturali, il Governo ha approvato il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023, “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”, successivamente convertito nella legge n. 183 del 7 dicembre 2023. 

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Il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023. Il provvedimento definisce le azioni principali che il Sistema della protezione civile deve mettere in campo per rispondere efficacemente a una situazione di rischio complessa come quella che caratterizza l’area dei Campi Flegrei. L’analisi della vulnerabilità delle zone edificate; l’elaborazione di un piano speditivo di emergenza dedicato al bradisismo; la definizione di un piano di comunicazione alla popolazione; la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali: sono queste le principali linee di attività in cui sono impegnati il Dipartimento della protezione civile, la Regione Campania e i Centri di Competenza con maggiore preparazione tecnica ed esperienza in questo ambito nel nostro Paese, ovvero l’INGV-OV, il Centro PLINIVS-LUPT, il Consorzio Interuniversitario Reluis, Eucentre, il CNR-IREA e il CNR-IGAG, operando in stretto raccordo con i Comuni interessati e la città metropolitana di Napoli. Inoltre, il decreto-legge prevede il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile. 

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Il Piano di analisi della vulnerabilità delle zone edificate. Con Decreto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare del 26 febbraio 2024, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, è stato approvato un piano straordinario, coordinato dal Dipartimento, per l’analisi della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio e della pericolosità locale nelle zone edificate, attraverso un nuovo studio di microzonazione sismica. Le attività previste da tale Piano interessano la zona di intervento, individuata nell'ambito della pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo.

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Tali azioni sono finalizzate a supportare le strategie di riqualificazione sismica e a individuare le priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico. In questo ambito, è previsto anche un programma di potenziamento del monitoraggio sismico e delle strutture, attraverso l’integrazione delle reti gestite dall'Ingv-Osservatorio Vesuviano e dal Dipartimento della protezione civile.

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Il Piano di comunicazione alla popolazione. Tra le misure urgenti il decreto-legge prevede la realizzazione di un Piano di comunicazione alla popolazione, coordinato dalla Regione Campania, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei rischi, la pianificazione di protezione civile e i comportamenti corretti da adottare nelle aree interessate, con una attenzione particolare alle persone con disabilità.

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In particolare, il Piano si articola in macro-attività che prevedono: la realizzazione di campagne di comunicazione di sensibilizzazione e di servizio; il potenziamento e l'armonizzazione dei siti web istituzionali; lo sviluppo di una app regionale per il cittadino; l'organizzazione di incontri periodici con la popolazione e di iniziative rivolte agli istituti scolastici e alle Università delle aree interessate dal fenomeno bradisismico; la programmazione di iniziative culturali e promosse dal terzo settore; il supporto agli sportelli informativi dei comuni interessati; l'organizzazione di open day delle strutture pubbliche; la realizzazione di attività di formazione rivolta a giornalisti, volontari, dirigenti scolatici, dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici, inclusi quelli dei comuni interessati; la progettazione, realizzazione e installazione di cartelli multilingua. 

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Il Piano è stato approvato con la delibera n.679 dalla Giunta della Regione Campania il 23 novembre 2023 ed è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 86 del 04 dicembre 2023.

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La Pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo. Prevista dall’art. 4 del DL 140, tale pianificazione nasce dall’esigenza di definire una specifica strategia e delle procedure operative per rispondere agli effetti e alle possibili conseguenze del bradisismo.

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È predisposta dal Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la Regione Campania, con la Prefettura – UTG di Napoli e con gli enti e le amministrazioni territoriali interessati, sulla base dei piani di protezione civile territoriali e nazionale e delle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza. 

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La verifica delle infrastrutture di trasporto e dei servizi essenziali. La Regione Campania coordina inoltre, in raccordo con i Comuni interessati, le attività di verifica e individuazione delle criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali e per supportare l'aggiornamento della pianificazione per il bradisismo. Con Delibera della Giunta Regionale n.7 del 10 gennaio 2024 sono state approvate le \"Misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali\".

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Con deliberazioni del Sindaco della città metropolitana di Napoli del 17 novembre 2023 e del 1° febbraio 2024 viene approvato il piano dei fabbisogni dei Comuni di Bacoli, Napoli e Pozzuoli, come previsto all’art. 6 del DL 140/2023. La ricognizione si riferisce al reclutamento di personale, presso le strutture comunali, per lo svolgimento delle attività del DL; all’acquisizione di materiali, mezzi e strumenti; all’allestimento di aree e strutture temporanee per l'eventuale accoglienza della popolazione.

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Su richiesta del Dipartimento della protezione civile, si riunisce la Commissione Grandi Rischi per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sui fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei. Durante la riunione viene ascoltato il parere di una serie di esperti, italiani e stranieri, con esperienza specifica sui Campi Flegrei.

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“La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione”. Lo dichiara il ministro per la protezione civile Nello Musumeci, assicurando che “il governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali”. La dichiarazione del ministro per la protezione civile arriva dopo alcuni giorni di intenso lavoro tra il dipartimento nazionale, l’Istituto di geofisica e vulcanologia e la commissione Grandi Rischi.

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Il Dipartimento della Protezione Civile ha infatti acquisito il parere della Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico, riunitasi il 27 e 28 ottobre su richiesta del Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sui fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei. Nel corso della riunione la Commissione ha iniziato le audizioni di una serie di esperti, italiani e stranieri, con esperienza specifica sui Campi Flegrei.

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In base a quanto emerso e alle valutazioni compiute, la Commissione rileva che l’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo. In particolare, ritiene che il quadro complessivo – pur se non di univoca interpretazione – faccia comunque emergere la possibilità che i processi in atto possano evolvere ulteriormente. La Commissione, pertanto, ritiene opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile si intensifichino ulteriormente e si preparino all’eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto all’attuale giallo.

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Il Dipartimento, sulla base delle valutazioni della Commissione Grandi Rischi relative in particolare all’interconnessione tra il fenomeno bradisismico e la possibile evoluzione dell’attività vulcanica, ha chiesto ai Centri di Competenza, e in particolare all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, di implementare e perfezionare ulteriormente il sistema di monitoraggio, così da essere capace di rilevare in modo tempestivo una variazione dello stato del vulcano connesso alla possibile risalita di magma.

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“Il Sistema Nazionale di Protezione Civile – dichiara il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio - continuerà e intensificherà le attività che già sta portando avanti rispetto al rischio sismico e al rischio vulcanico in area flegrea, in particolare con il pieno coinvolgimento della Regione Campania, della Prefettura -UTG di Napoli e dei Sindaci dei comuni flegrei, anche rispetto all’eventualità di un passaggio a livello di allerta superiore.”

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Vale la pena infatti ricordare che già dal 2012, in relazione all’innalzamento di alcuni parametri di monitoraggio, il livello di allerta sui Campi Flegrei è giallo e che in particolare nelle ultime settimane la situazione è seguita con ancora maggiore attenzione, come testimonia il Decreto Legge 12 ottobre 2023, n. 140, emanato dal Governo per dare una risposta organica al fenomeno del bradisismo con misure di prevenzione strutturali e non strutturali.

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Lo scorso venerdì si è riunito il Comitato Operativo Nazionale della Protezione Civile per fare il punto sullo stato del vulcano e sul coinvolgimento e l’attivazione dei diversi livelli e articolazioni del Servizio nazionale, nell’ambito della pianificazione per il rischio vulcanico. A tale proposito, nei prossimi giorni proseguiranno le attività per l’aggiornamento dei piani di settore, mentre la Commissione Grandi Rischi continuerà a seguire costantemente l’evoluzione della situazione attraverso riunioni periodiche e nuove audizioni.

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In tale contesto un tema particolarmente importante è quello relativo alla percezione del rischio, in quanto le valutazioni della Commissione impongono ancora maggiore cautela e un chiaro richiamo all’incertezza sulla possibile evoluzione dei fenomeni, così che le istituzioni locali e i cittadini possano raggiungere la consapevolezza necessaria a prepararsi adeguatamente rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa.

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“La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione”. Lo dichiara il ministro per la protezione civile Nello Musumeci, assicurando che “il governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali”. La dichiarazione del ministro per la protezione civile arriva dopo alcuni giorni di intenso lavoro tra il dipartimento nazionale, l’Istituto di geofisica e vulcanologia e la commissione Grandi Rischi.

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Il Dipartimento della Protezione Civile ha infatti acquisito il parere della Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico, riunitasi il 27 e 28 ottobre su richiesta del Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sui fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei. Nel corso della riunione la Commissione ha iniziato le audizioni di una serie di esperti, italiani e stranieri, con esperienza specifica sui Campi Flegrei.

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In base a quanto emerso e alle valutazioni compiute, la Commissione rileva che l’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo. In particolare, ritiene che il quadro complessivo – pur se non di univoca interpretazione – faccia comunque emergere la possibilità che i processi in atto possano evolvere ulteriormente. La Commissione, pertanto, ritiene opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile si intensifichino ulteriormente e si preparino all’eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto all’attuale giallo.

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Il Dipartimento, sulla base delle valutazioni della Commissione Grandi Rischi relative in particolare all’interconnessione tra il fenomeno bradisismico e la possibile evoluzione dell’attività vulcanica, ha chiesto ai Centri di Competenza, e in particolare all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, di implementare e perfezionare ulteriormente il sistema di monitoraggio, così da essere capace di rilevare in modo tempestivo una variazione dello stato del vulcano connesso alla possibile risalita di magma.

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“Il Sistema Nazionale di Protezione Civile – dichiara il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio - continuerà e intensificherà le attività che già sta portando avanti rispetto al rischio sismico e al rischio vulcanico in area flegrea, in particolare con il pieno coinvolgimento della Regione Campania, della Prefettura -UTG di Napoli e dei Sindaci dei comuni flegrei, anche rispetto all’eventualità di un passaggio a livello di allerta superiore.”

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Vale la pena infatti ricordare che già dal 2012, in relazione all’innalzamento di alcuni parametri di monitoraggio, il livello di allerta sui Campi Flegrei è giallo e che in particolare nelle ultime settimane la situazione è seguita con ancora maggiore attenzione, come testimonia il Decreto Legge 12 ottobre 2023, n. 140, emanato dal Governo per dare una risposta organica al fenomeno del bradisismo con misure di prevenzione strutturali e non strutturali.

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Lo scorso venerdì si è riunito il Comitato Operativo Nazionale della Protezione Civile per fare il punto sullo stato del vulcano e sul coinvolgimento e l’attivazione dei diversi livelli e articolazioni del Servizio nazionale, nell’ambito della pianificazione per il rischio vulcanico. A tale proposito, nei prossimi giorni proseguiranno le attività per l’aggiornamento dei piani di settore, mentre la Commissione Grandi Rischi continuerà a seguire costantemente l’evoluzione della situazione attraverso riunioni periodiche e nuove audizioni.

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In tale contesto un tema particolarmente importante è quello relativo alla percezione del rischio, in quanto le valutazioni della Commissione impongono ancora maggiore cautela e un chiaro richiamo all’incertezza sulla possibile evoluzione dei fenomeni, così che le istituzioni locali e i cittadini possano raggiungere la consapevolezza necessaria a prepararsi adeguatamente rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa.

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L'intero Sistema di protezione civile segue costantemente la situazione

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L'intero Sistema di protezione civile segue costantemente la situazione

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Per rispondere alla crisi bradisismica in atto, con misure di prevenzione sia strutturali sia non strutturali, il Governo approva il decreto-legge n.140 (DL 140/2023). Il provvedimento definisce le azioni principali che il Sistema della protezione civile deve mettere in campo per rispondere efficacemente a una situazione di rischio complessa come quella che caratterizza l’area dei Campi Flegrei.

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Per fornire una risposta organica alla crisi bradisismica in atto, con misure di prevenzione sia strutturali sia non strutturali, il Governo ha approvato il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023, “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”, successivamente convertito nella legge n. 183 del 7 dicembre 2023. 

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Il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023. Il provvedimento definisce le azioni principali che il Sistema della protezione civile deve mettere in campo per rispondere efficacemente a una situazione di rischio complessa come quella che caratterizza l’area dei Campi Flegrei. L’analisi della vulnerabilità delle zone edificate; l’elaborazione di un piano speditivo di emergenza dedicato al bradisismo; la definizione di un piano di comunicazione alla popolazione; la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali: sono queste le principali linee di attività in cui sono impegnati il Dipartimento della protezione civile, la Regione Campania e i Centri di Competenza con maggiore preparazione tecnica ed esperienza in questo ambito nel nostro Paese, ovvero l’INGV-OV, il Centro PLINIVS-LUPT, il Consorzio Interuniversitario Reluis, Eucentre, il CNR-IREA e il CNR-IGAG, operando in stretto raccordo con i Comuni interessati e la città metropolitana di Napoli. Inoltre, il decreto-legge prevede il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile. 

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Il Piano di analisi della vulnerabilità delle zone edificate. Con Decreto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare del 26 febbraio 2024, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, è stato approvato un piano straordinario, coordinato dal Dipartimento, per l’analisi della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio e della pericolosità locale nelle zone edificate, attraverso un nuovo studio di microzonazione sismica. Le attività previste da tale Piano interessano la zona di intervento, individuata nell'ambito della pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo.

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Tali azioni sono finalizzate a supportare le strategie di riqualificazione sismica e a individuare le priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico. In questo ambito, è previsto anche un programma di potenziamento del monitoraggio sismico e delle strutture, attraverso l’integrazione delle reti gestite dall'Ingv-Osservatorio Vesuviano e dal Dipartimento della protezione civile.

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Il Piano di comunicazione alla popolazione. Tra le misure urgenti il decreto-legge prevede la realizzazione di un Piano di comunicazione alla popolazione, coordinato dalla Regione Campania, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei rischi, la pianificazione di protezione civile e i comportamenti corretti da adottare nelle aree interessate, con una attenzione particolare alle persone con disabilità.

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In particolare, il Piano si articola in macro-attività che prevedono: la realizzazione di campagne di comunicazione di sensibilizzazione e di servizio; il potenziamento e l'armonizzazione dei siti web istituzionali; lo sviluppo di una app regionale per il cittadino; l'organizzazione di incontri periodici con la popolazione e di iniziative rivolte agli istituti scolastici e alle Università delle aree interessate dal fenomeno bradisismico; la programmazione di iniziative culturali e promosse dal terzo settore; il supporto agli sportelli informativi dei comuni interessati; l'organizzazione di open day delle strutture pubbliche; la realizzazione di attività di formazione rivolta a giornalisti, volontari, dirigenti scolatici, dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici, inclusi quelli dei comuni interessati; la progettazione, realizzazione e installazione di cartelli multilingua. 

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Il Piano è stato approvato con la delibera n.679 dalla Giunta della Regione Campania il 23 novembre 2023 ed è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 86 del 04 dicembre 2023.

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La Pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo. Prevista dall’art. 4 del DL 140, tale pianificazione nasce dall’esigenza di definire una specifica strategia e delle procedure operative per rispondere agli effetti e alle possibili conseguenze del bradisismo.

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È predisposta dal Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la Regione Campania, con la Prefettura – UTG di Napoli e con gli enti e le amministrazioni territoriali interessati, sulla base dei piani di protezione civile territoriali e nazionale e delle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza. 

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La verifica delle infrastrutture di trasporto e dei servizi essenziali. La Regione Campania coordina inoltre, in raccordo con i Comuni interessati, le attività di verifica e individuazione delle criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali e per supportare l'aggiornamento della pianificazione per il bradisismo. Con Delibera della Giunta Regionale n.7 del 10 gennaio 2024 sono state approvate le \"Misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali\".

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Per fornire una risposta organica alla crisi bradisismica in atto, con misure di prevenzione sia strutturali sia non strutturali, il Governo ha approvato il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023, “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”, successivamente convertito nella legge n. 183 del 7 dicembre 2023. 

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Il decreto-legge n. 140 del 12 ottobre 2023. Il provvedimento definisce le azioni principali che il Sistema della protezione civile deve mettere in campo per rispondere efficacemente a una situazione di rischio complessa come quella che caratterizza l’area dei Campi Flegrei. L’analisi della vulnerabilità delle zone edificate; l’elaborazione di un piano speditivo di emergenza dedicato al bradisismo; la definizione di un piano di comunicazione alla popolazione; la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali: sono queste le principali linee di attività in cui sono impegnati il Dipartimento della protezione civile, la Regione Campania e i Centri di Competenza con maggiore preparazione tecnica ed esperienza in questo ambito nel nostro Paese, ovvero l’INGV-OV, il Centro PLINIVS-LUPT, il Consorzio Interuniversitario Reluis, Eucentre, il CNR-IREA e il CNR-IGAG, operando in stretto raccordo con i Comuni interessati e la città metropolitana di Napoli. Inoltre, il decreto-legge prevede il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile. 

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Il Piano di analisi della vulnerabilità delle zone edificate. Con Decreto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare del 26 febbraio 2024, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, è stato approvato un piano straordinario, coordinato dal Dipartimento, per l’analisi della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio e della pericolosità locale nelle zone edificate, attraverso un nuovo studio di microzonazione sismica. Le attività previste da tale Piano interessano la zona di intervento, individuata nell'ambito della pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo.

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Tali azioni sono finalizzate a supportare le strategie di riqualificazione sismica e a individuare le priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico. In questo ambito, è previsto anche un programma di potenziamento del monitoraggio sismico e delle strutture, attraverso l’integrazione delle reti gestite dall'Ingv-Osservatorio Vesuviano e dal Dipartimento della protezione civile.

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Il Piano di comunicazione alla popolazione. Tra le misure urgenti il decreto-legge prevede la realizzazione di un Piano di comunicazione alla popolazione, coordinato dalla Regione Campania, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei rischi, la pianificazione di protezione civile e i comportamenti corretti da adottare nelle aree interessate, con una attenzione particolare alle persone con disabilità.

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In particolare, il Piano si articola in macro-attività che prevedono: la realizzazione di campagne di comunicazione di sensibilizzazione e di servizio; il potenziamento e l'armonizzazione dei siti web istituzionali; lo sviluppo di una app regionale per il cittadino; l'organizzazione di incontri periodici con la popolazione e di iniziative rivolte agli istituti scolastici e alle Università delle aree interessate dal fenomeno bradisismico; la programmazione di iniziative culturali e promosse dal terzo settore; il supporto agli sportelli informativi dei comuni interessati; l'organizzazione di open day delle strutture pubbliche; la realizzazione di attività di formazione rivolta a giornalisti, volontari, dirigenti scolatici, dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici, inclusi quelli dei comuni interessati; la progettazione, realizzazione e installazione di cartelli multilingua. 

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Il Piano è stato approvato con la delibera n.679 dalla Giunta della Regione Campania il 23 novembre 2023 ed è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 86 del 04 dicembre 2023.

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La Pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo. Prevista dall’art. 4 del DL 140, tale pianificazione nasce dall’esigenza di definire una specifica strategia e delle procedure operative per rispondere agli effetti e alle possibili conseguenze del bradisismo.

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È predisposta dal Dipartimento della protezione civile, in raccordo con la Regione Campania, con la Prefettura – UTG di Napoli e con gli enti e le amministrazioni territoriali interessati, sulla base dei piani di protezione civile territoriali e nazionale e delle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza. 

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La verifica delle infrastrutture di trasporto e dei servizi essenziali. La Regione Campania coordina inoltre, in raccordo con i Comuni interessati, le attività di verifica e individuazione delle criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali e per supportare l'aggiornamento della pianificazione per il bradisismo. Con Delibera della Giunta Regionale n.7 del 10 gennaio 2024 sono state approvate le \"Misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali\".

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All’Auditorium “Porta del Parco” di Napoli si svolge un seminario rivolto a una platea di circa 200 geologi. L’obiettivo è aggiornare i professionisti sugli aspetti tecnico-scientifici relativi allo stato di attività della caldera flegrea, sulle attività di monitoraggio dei Centri di competenza, sulla pianificazione di protezione civile nazionale e regionale e sulle azioni in corso e programmate nel territorio.

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Aggiornare i professionisti sugli aspetti tecnico-scientifici relativi allo stato attuale della caldera Flegrea, illustrare le attività di monitoraggio dei centri di competenza, la pianificazione di protezione civile nazionale e regionale e le azioni in corso o programmate sul territorio.  Questi gli obiettivi del seminario “Campi Flegrei: stato di attività del vulcano e azioni di protezione civile“ che si è svolto il 5 ottobre presso l’Auditorium “Porta del Parco” di Napoli.

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\"Siamo in una fase importante e delicata in cui è necessario fornire risposte alla popolazione dell'area flegrea. L’impegno ad affrontare questo tema attraverso misure di prevenzione previste da un decreto-legge è sicuramente per noi tutti - che ci occupiamo di territorio e contemporaneamente abbiamo l'esigenza di difenderlo dai rischi provando a ridurli - un'ottima notizia\". Con queste parole la Vice Capo Dipartimento della Protezione Civile Titti Postiglione ha aperto il seminario insieme a rappresentanti della Direzione Generale per i Lavori pubblici e la Protezione Civile della Regione Campania, del Consiglio Nazionale dei Geologi, dell’Ordine dei Geologi della Campania e della struttura del Commissario straordinario per la bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell’area di Bagnoli.

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Oltre 200 geologi hanno partecipato all’incontro per dare il contributo in qualità di \"cittadini esperti\" alla popolazione dell'area flegrea. I geologi sono intervenuti in un partecipato dibattito che ha permesso di chiarire diversi punti e riflettere sul ruolo fondamentale che gli studiosi di scienze della Terra ricoprono nell'ambito del sistema di protezione civile.

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Sono intervenuti tra gli altri esperti dell’Osservatorio Vesuviano - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (IREA), del Centro Studi PLINIVS-LUPT che hanno presentato gli aspetti tecnico-scientifici del seminario.

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Tra gli interventi anche quello del Direttore Operativo del Dipartimento Luigi D’Angelo che ha presentato il Piano nazionale per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei e di Italo Giulivo, Direttore della Protezione Civile Regione Campania, che ha illustrato i percorsi per l’allontanamento assistito e per l’allontanamento autonomo della popolazione dalla zona rossa flegrea.

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Aggiornare i professionisti sugli aspetti tecnico-scientifici relativi allo stato attuale della caldera Flegrea, illustrare le attività di monitoraggio dei centri di competenza, la pianificazione di protezione civile nazionale e regionale e le azioni in corso o programmate sul territorio.  Questi gli obiettivi del seminario “Campi Flegrei: stato di attività del vulcano e azioni di protezione civile“ che si è svolto il 5 ottobre presso l’Auditorium “Porta del Parco” di Napoli.

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\"Siamo in una fase importante e delicata in cui è necessario fornire risposte alla popolazione dell'area flegrea. L’impegno ad affrontare questo tema attraverso misure di prevenzione previste da un decreto-legge è sicuramente per noi tutti - che ci occupiamo di territorio e contemporaneamente abbiamo l'esigenza di difenderlo dai rischi provando a ridurli - un'ottima notizia\". Con queste parole la Vice Capo Dipartimento della Protezione Civile Titti Postiglione ha aperto il seminario insieme a rappresentanti della Direzione Generale per i Lavori pubblici e la Protezione Civile della Regione Campania, del Consiglio Nazionale dei Geologi, dell’Ordine dei Geologi della Campania e della struttura del Commissario straordinario per la bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell’area di Bagnoli.

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Oltre 200 geologi hanno partecipato all’incontro per dare il contributo in qualità di \"cittadini esperti\" alla popolazione dell'area flegrea. I geologi sono intervenuti in un partecipato dibattito che ha permesso di chiarire diversi punti e riflettere sul ruolo fondamentale che gli studiosi di scienze della Terra ricoprono nell'ambito del sistema di protezione civile.

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Sono intervenuti tra gli altri esperti dell’Osservatorio Vesuviano - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (IREA), del Centro Studi PLINIVS-LUPT che hanno presentato gli aspetti tecnico-scientifici del seminario.

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Tra gli interventi anche quello del Direttore Operativo del Dipartimento Luigi D’Angelo che ha presentato il Piano nazionale per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei e di Italo Giulivo, Direttore della Protezione Civile Regione Campania, che ha illustrato i percorsi per l’allontanamento assistito e per l’allontanamento autonomo della popolazione dalla zona rossa flegrea.

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Il seminario rivolto ai geologi si è svolto il 5 ottobre all’Auditorium “Porta del Parco” di Napoli 

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Il seminario rivolto ai geologi si è svolto il 5 ottobre all’Auditorium “Porta del Parco” di Napoli 

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Dalle 22:08 del 2 ottobre l’Ingv registra uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con l’evento maggiore di magnitudo 4.0 avvertito dalla popolazione. Dalle verifiche non risultano danni.

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Dalle ore 22:08 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con l’evento maggiore di magnitudo 4.0
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In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile.
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La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento NON sono stati segnalati danni.

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Dalle ore 22:08 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con l’evento maggiore di magnitudo 4.0
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In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile.
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La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento NON sono stati segnalati danni.

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Dalle verifiche non risultano segnalazioni di danni. Aggiornamento 2 ottobre ore 22:50

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L’Ingv segnala che dalle prime ore del 26 settembre 2023 è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. Alle 3.35 del 27 settembre 2023 si registra una scossa di magnitudo 4.2. L’evento è avvertito dalla popolazione ma dalle verifiche non risultano danni.

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Dalle prime ore di ieri, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. Alle 3.35 di oggi è stata registrata una scossa di magnitudo 4.2.

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In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile.

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La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento NON sono stati segnalati danni.

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Dalle prime ore di ieri, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. Alle 3.35 di oggi è stata registrata una scossa di magnitudo 4.2.

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In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile.

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La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento NON sono stati segnalati danni.

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Dalle verifiche non risultano segnalazioni di danni. Aggiornamento alle ore 5:00 del 27 settembre

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Su richiesta del Dipartimento della protezione civile si riunisce la Commissione Grandi rischi per un aggiornamento sullo stato di attività del vulcano e sulle attività di potenziamento dei sistemi di monitoraggio. Viene confermato il livello di allerta giallo per i Campi Flegrei ma la Commissione evidenzia la necessità di approfondire l’analisi, vista la complessità del tema e la possibile evoluzione delle dinamiche del vulcano.

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L'incontro è organizzato da Comune di Pozzuoli, Regione Campania e Dipartimento della Protezione Civile per informare i cittadini sul fenomeno bradisismico in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. L’iniziativa, che si svolge presso il Coc di Pozzuoli, si inquadra nel Piano di Comunicazione previsto dall'art. 3 del DL 140/2023. Durante l'incontro, vengono fornite le risposte alle domande più frequenti dei cittadini.

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Si svolge oggi, 11 aprile, alle 15, l'incontro organizzato da Comune di Pozzuoli, Regione Campania e Dipartimento della Protezione Civile per informare i cittadini sul fenomeno bradisismico in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. L’incontro si tiene a Monterusciello, nella sede del Centro Operativo Comunale di Pozzuoli (COC), in via Elio Vittorini n. 1.

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L’iniziativa si inquadra nel Piano di Comunicazione elaborato dalla Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento nazionale nell'ambito del Decreto-Legge 140 del 12 ottobre scorso, e ha l’obiettivo di offrire alla popolazione informazioni aggiornate sulla crisi bradisismica in atto e sull'attuazione delle misure previste dal DL.

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Durante l'incontro, saranno fornite le risposte alle domande più frequenti dei cittadini, sia dal punto di vista scientifico sia riguardo alla più ampia risposta del sistema di protezione civile.

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Oltre al sindaco di Pozzuoli, padrone di casa, partecipano all'iniziativa, in rappresentanza delle Istituzioni, il Capo del Dipartimento della protezione civile, insieme alla Vice Capo; l'assessore regionale alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione; il direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania; il Vice Prefetto vicario di Napoli e il delegato del Sindaco Metropolitano. Per quanto riguarda gli enti di ricerca scientifica, sono presenti la direttrice del Dipartimento Vulcani dell'Ingv; il direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv; il presidente del Consorzio Interuniversitario Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) e il responsabile scientifico del Centro di competenza della Protezione Civile Nazionale Plinius.

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Per raccontare in forma sintetica la risposta del Sistema di protezione civile alla crisi bradisismica in atto ai Campi Flegrei è stata pubblicata di recente su questo sito una linea del tempo che parte dagli eventi sismici del 27 settembre e del 2 ottobre.

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Inoltre, nella sezione “domande e risposte” è possibile trovare un elenco di faq raccolte in questi mesi dalle diverse istituzioni coinvolte. La sezione potrà essere arricchita in seguito all’incontro di oggi.

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Si svolge oggi, 11 aprile, alle 15, l'incontro organizzato da Comune di Pozzuoli, Regione Campania e Dipartimento della Protezione Civile per informare i cittadini sul fenomeno bradisismico in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. L’incontro si tiene a Monterusciello, nella sede del Centro Operativo Comunale di Pozzuoli (COC), in via Elio Vittorini n. 1.

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L’iniziativa si inquadra nel Piano di Comunicazione elaborato dalla Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento nazionale nell'ambito del Decreto-Legge 140 del 12 ottobre scorso, e ha l’obiettivo di offrire alla popolazione informazioni aggiornate sulla crisi bradisismica in atto e sull'attuazione delle misure previste dal DL.

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Durante l'incontro, saranno fornite le risposte alle domande più frequenti dei cittadini, sia dal punto di vista scientifico sia riguardo alla più ampia risposta del sistema di protezione civile.

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Oltre al sindaco di Pozzuoli, padrone di casa, partecipano all'iniziativa, in rappresentanza delle Istituzioni, il Capo del Dipartimento della protezione civile, insieme alla Vice Capo; l'assessore regionale alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione; il direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania; il Vice Prefetto vicario di Napoli e il delegato del Sindaco Metropolitano. Per quanto riguarda gli enti di ricerca scientifica, sono presenti la direttrice del Dipartimento Vulcani dell'Ingv; il direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv; il presidente del Consorzio Interuniversitario Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) e il responsabile scientifico del Centro di competenza della Protezione Civile Nazionale Plinius.

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Per raccontare in forma sintetica la risposta del Sistema di protezione civile alla crisi bradisismica in atto ai Campi Flegrei è stata pubblicata di recente su questo sito una linea del tempo che parte dagli eventi sismici del 27 settembre e del 2 ottobre.

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Inoltre, nella sezione “domande e risposte” è possibile trovare un elenco di faq raccolte in questi mesi dalle diverse istituzioni coinvolte. La sezione potrà essere arricchita in seguito all’incontro di oggi.

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Partecipa anche il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio

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Partecipa anche il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio

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Si è tenuta la prima delle tre esercitazioni previste per il 2024 in area flegrea, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Campania, con il coinvolgimento della Città Metropolitana e della Prefettura-UGT di Napoli e dei comuni interessati. Oltre all’attivazione delle sale e dei centri di coordinamento, la giornata ha previsto le evacuazioni di quattro plessi scolastici nei comuni di Napoli, Bacoli e Pozzuoli.

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\"In protezione civile non esiste una pianificazione ideale, data una volta per tutte: piani e procedure funzionano solo se sono costantemente messi alla prova, testati e perfezionati\". Così il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio ha commentato l'esercitazione “per posti di comando” sul bradisismo svoltasi stamattina. \"Questo è ancora più vero per un'area come quella dei Campi Flegrei, - ha proseguito Curcio - dove coesistono diversi fattori di rischio ed è quindi necessario testare scenari diversi per essere pronti in caso di emergenza. Oggi l'esercitazione ha coinvolto principalmente gli addetti ai lavori, per verificare l’operatività dei centri di coordinamento e delle sale operative, e nei prossimi mesi continueremo a lavorare con il territorio per altre due simulazioni, a maggio e a ottobre, con la consapevolezza che le esercitazioni servono a far emergere possibili criticità e individuare insieme le soluzioni\".

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Quella che si è tenuta oggi è la prima delle tre esercitazioni di protezione civile previste per il 2024 in area flegrea, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Campania, con il coinvolgimento della Città Metropolitana e della Prefettura-UGT di Napoli, nonché dei comuni interessati. Oltre all’attivazione delle sale e dei centri di coordinamento, la giornata di test ha previsto anche le evacuazioni di quattro plessi scolastici: l’istituto Madonna Assunta a Bagnoli nel comune di Napoli, l’istituto Paolo di Tarso a Bacoli, e le scuole San Giuseppe e Giacinto Diano a Pozzuoli.

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La prossima tappa del percorso esercitativo, incentrata sulle procedure operative definite dal Piano speditivo di emergenza per l’area del bradisismo, è fissata per il 30 e 31 maggio, a cui ne seguirà una terza nel mese di ottobre 2024 per testare il Piano nazionale per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei.

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\"In protezione civile non esiste una pianificazione ideale, data una volta per tutte: piani e procedure funzionano solo se sono costantemente messi alla prova, testati e perfezionati\". Così il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio ha commentato l'esercitazione “per posti di comando” sul bradisismo svoltasi stamattina. \"Questo è ancora più vero per un'area come quella dei Campi Flegrei, - ha proseguito Curcio - dove coesistono diversi fattori di rischio ed è quindi necessario testare scenari diversi per essere pronti in caso di emergenza. Oggi l'esercitazione ha coinvolto principalmente gli addetti ai lavori, per verificare l’operatività dei centri di coordinamento e delle sale operative, e nei prossimi mesi continueremo a lavorare con il territorio per altre due simulazioni, a maggio e a ottobre, con la consapevolezza che le esercitazioni servono a far emergere possibili criticità e individuare insieme le soluzioni\".

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Quella che si è tenuta oggi è la prima delle tre esercitazioni di protezione civile previste per il 2024 in area flegrea, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Campania, con il coinvolgimento della Città Metropolitana e della Prefettura-UGT di Napoli, nonché dei comuni interessati. Oltre all’attivazione delle sale e dei centri di coordinamento, la giornata di test ha previsto anche le evacuazioni di quattro plessi scolastici: l’istituto Madonna Assunta a Bagnoli nel comune di Napoli, l’istituto Paolo di Tarso a Bacoli, e le scuole San Giuseppe e Giacinto Diano a Pozzuoli.

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La prossima tappa del percorso esercitativo, incentrata sulle procedure operative definite dal Piano speditivo di emergenza per l’area del bradisismo, è fissata per il 30 e 31 maggio, a cui ne seguirà una terza nel mese di ottobre 2024 per testare il Piano nazionale per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei.

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\"Piani e procedure funzionano solo se sono costantemente messi alla prova, testati e perfezionati\"

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L'incontro è organizzato da Comune di Bacoli, Regione Campania e Dipartimento della Protezione Civile per informare i cittadini sul fenomeno bradisismico in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. L’iniziativa si inquadra nel Piano di Comunicazione previsto dall'art. 3 del DL 140/2023. Durante l'incontro, vengono fornite le risposte alle domande più frequenti dei cittadini.

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Oggi, 6 maggio, alle 15.30, si svolge l'incontro organizzato da Comune di Bacoli, Regione Campania e Dipartimento della Protezione Civile per informare i cittadini sul fenomeno bradisismico in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. L’incontro si tiene a Bacoli presso il Parco Borbonico del Fusaro, nella Sala dell'Ostrichina.

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L’iniziativa, che segue quella che si è svolta l'11 aprile a Pozzuoli, si inquadra nel Piano di Comunicazione elaborato dalla Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento nazionale nell'ambito del Decreto-Legge 140 del 12 ottobre scorso. Il Piano ha l’obiettivo di offrire alla popolazione informazioni aggiornate sulla crisi bradisismica in atto e sull'attuazione delle misure previste dal DL.

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Durante l'incontro, saranno fornite le risposte alle domande più frequenti dei cittadini, sia dal punto di vista scientifico sia riguardo alla più ampia risposta del sistema di protezione civile.

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Oltre al sindaco di Bacoli, padrone di casa, partecipano all'iniziativa, in rappresentanza delle Istituzioni, il Capo del Dipartimento della protezione civile, insieme alla Vice Capo; l'assessore regionale alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione; il direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania; il Prefetto di Napoli e il delegato del Sindaco Metropolitano. Per quanto riguarda gli enti di ricerca scientifica, sono presenti la direttrice del Dipartimento Vulcani dell'Ingv; il direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv; il presidente del Consorzio Interuniversitario Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), il responsabile scientifico di Reluis, e il direttore scientifico del Centro di competenza Plinius. Modera l'incontro la coordinatrice dell'ufficio stampa della protezione civile della Regione Campania.

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Oggi, 6 maggio, alle 15.30, si svolge l'incontro organizzato da Comune di Bacoli, Regione Campania e Dipartimento della Protezione Civile per informare i cittadini sul fenomeno bradisismico in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. L’incontro si tiene a Bacoli presso il Parco Borbonico del Fusaro, nella Sala dell'Ostrichina.

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L’iniziativa, che segue quella che si è svolta l'11 aprile a Pozzuoli, si inquadra nel Piano di Comunicazione elaborato dalla Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento nazionale nell'ambito del Decreto-Legge 140 del 12 ottobre scorso. Il Piano ha l’obiettivo di offrire alla popolazione informazioni aggiornate sulla crisi bradisismica in atto e sull'attuazione delle misure previste dal DL.

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Durante l'incontro, saranno fornite le risposte alle domande più frequenti dei cittadini, sia dal punto di vista scientifico sia riguardo alla più ampia risposta del sistema di protezione civile.

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Oltre al sindaco di Bacoli, padrone di casa, partecipano all'iniziativa, in rappresentanza delle Istituzioni, il Capo del Dipartimento della protezione civile, insieme alla Vice Capo; l'assessore regionale alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione; il direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania; il Prefetto di Napoli e il delegato del Sindaco Metropolitano. Per quanto riguarda gli enti di ricerca scientifica, sono presenti la direttrice del Dipartimento Vulcani dell'Ingv; il direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv; il presidente del Consorzio Interuniversitario Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), il responsabile scientifico di Reluis, e il direttore scientifico del Centro di competenza Plinius. Modera l'incontro la coordinatrice dell'ufficio stampa della protezione civile della Regione Campania.

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Partecipa anche il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio

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Partecipa anche il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio

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L'incontro è organizzato da Comune di Napoli, Regione Campania e Dipartimento della Protezione Civile per fornire informazioni, corrette e aggiornate, ai cittadini sul fenomeno bradisismico in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. Durante l’incontro, che si tiene presso l'Aula consiliare della Municipalità X del Comune di Napoli, i cittadini hanno la possibilità di porre le proprie domande ai rappresentanti delle istituzioni sia dal punto di vista scientifico sia riguardo alle attività del sistema di protezione civile. 

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Si svolge il 14 maggio alle 16:00 a Napoli, nel quartiere Bagnoli, l'incontro organizzato da Comune di Napoli, Regione Campania e Dipartimento della Protezione Civile per informare i cittadini sul fenomeno bradisismico in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. L’ incontro, che si tiene presso l'Aula consiliare della Municipalità X, è il terzo appuntamento con la popolazione sul bradisismo ai Campi Flegrei, dopo quelli dell'11 aprile a Pozzuoli e del 6 maggio a Bacoli.

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L’iniziativa si inserisce tra quelle previste nel Piano di comunicazione alla popolazione elaborato dalla Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento nell'ambito del Decreto-Legge 140 del 12 ottobre scorso. Il Piano ha l’obiettivo di offrire alla popolazione informazioni chiare e aggiornate sulla crisi bradisismica in atto e sull'attuazione delle misure previste dal Decreto-Legge. Questo provvedimento, più in generale, stabilisce le attività di protezione civile da realizzare per ridurre il rischio connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei. 

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Ancora una volta i cittadini dell’area flegrea avranno l’opportunità di porre le proprie domande direttamente ai rappresentanti istituzionali presenti, sia su temi di carattere scientifico sia riguardo la più ampia risposta del sistema di protezione civile.

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In questa occasione, oltre al Sindaco di Napoli, partecipano in rappresentanza delle diverse istituzioni il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, insieme alla Vice Capo; il Vice Presidente della Regione Campania; l’Assessore alla Sicurezza e l’Assessore all’Urbanistica della Regione Campania; il Direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania; il Prefetto di Napoli; l’Assessore alla Protezione Civile e l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli; i Presidenti delle Municipalità X e IX del Comune di Napoli. Per quanto riguarda gli enti di ricerca scientifica, sono presenti la Direttrice del Dipartimento Vulcani dell'Ingv; il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv; il Presidente del Consorzio Interuniversitario Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica); il Responsabile scientifico di Reluis e il Direttore scientifico del Centro di competenza Plinius. Modera l'incontro la Coordinatrice dell'Ufficio stampa della Protezione Civile della Regione Campania.

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*Aggiornamento del 14 maggio alle 16:30

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Si svolge il 14 maggio alle 16:00 a Napoli, nel quartiere Bagnoli, l'incontro organizzato da Comune di Napoli, Regione Campania e Dipartimento della Protezione Civile per informare i cittadini sul fenomeno bradisismico in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. L’ incontro, che si tiene presso l'Aula consiliare della Municipalità X, è il terzo appuntamento con la popolazione sul bradisismo ai Campi Flegrei, dopo quelli dell'11 aprile a Pozzuoli e del 6 maggio a Bacoli.

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L’iniziativa si inserisce tra quelle previste nel Piano di comunicazione alla popolazione elaborato dalla Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento nell'ambito del Decreto-Legge 140 del 12 ottobre scorso. Il Piano ha l’obiettivo di offrire alla popolazione informazioni chiare e aggiornate sulla crisi bradisismica in atto e sull'attuazione delle misure previste dal Decreto-Legge. Questo provvedimento, più in generale, stabilisce le attività di protezione civile da realizzare per ridurre il rischio connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei. 

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Ancora una volta i cittadini dell’area flegrea avranno l’opportunità di porre le proprie domande direttamente ai rappresentanti istituzionali presenti, sia su temi di carattere scientifico sia riguardo la più ampia risposta del sistema di protezione civile.

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In questa occasione, oltre al Sindaco di Napoli, partecipano in rappresentanza delle diverse istituzioni il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, insieme alla Vice Capo; il Vice Presidente della Regione Campania; l’Assessore alla Sicurezza e l’Assessore all’Urbanistica della Regione Campania; il Direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania; il Prefetto di Napoli; l’Assessore alla Protezione Civile e l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli; i Presidenti delle Municipalità X e IX del Comune di Napoli. Per quanto riguarda gli enti di ricerca scientifica, sono presenti la Direttrice del Dipartimento Vulcani dell'Ingv; il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv; il Presidente del Consorzio Interuniversitario Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica); il Responsabile scientifico di Reluis e il Direttore scientifico del Centro di competenza Plinius. Modera l'incontro la Coordinatrice dell'Ufficio stampa della Protezione Civile della Regione Campania.

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*Aggiornamento del 14 maggio alle 16:30

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Partecipa anche il Capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio

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Partecipa anche il Capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio

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